Uffici Postali a Rischio: la CISL informa il Presidente della Repubblica

Nella giornata del 16 marzo si sono tenute delle visite congiunte in alcuni Uffici Postali della Provincia, oggetti di rapine nell’ultimo periodo. Come Rappresentante della Sicurezza dei Lavoratori era presente Ivan Staniscia, che insieme ai Responsabili della Sicurezza di Poste Italiane, hanno eseguito un sopralluogo negli Uffici Postali della costa, interessati dalle Rapine. L’Ufficio Postale di Montorio nei Frentani è stato dichiarato a rischio pertanto chiuso, prima che esso avveniva il sopralluogo del RLS Staniscia Ivan.
Dopo aver effettuato le verifiche del caso, negli Uffici Postali interessati, il Rappresentante dei Lavoratori sulla Sicurezza Ivan Staniscia fotografa la situazione e la relazione alla propria segreteria, a questo punto interviene il Segretario Interregionale della CISL Poste Antonio D’Alessandro e invia una missiva al Presidente della Repubblica e al Procuratore della
Repubblica:
Eccellentissimo Presidente della Repubblica, Signor Procuratore della Repubblica, come Organizzazione Sindacale abbiamo più volte segnalato all’Azienda Poste Italiane il fatto che negli Uffici Postali non sembrano esserci sufficienti condizioni di sicurezza. Sono frequenti e numerose, ormai, le rapine che si susseguono in Molise soprattutto nell’ultimo periodo, nonostante la nostra Regione sia caratterizzata da una scarsa delinquenza.
Solo qualche anno fa – continua la missiva – gli Uffici Postali in cui gli operatori svolgevano il loro lavoro era separato dalla sala al pubblico da una blindatura. Poi si è scelto di eliminare questa netta separazione dalla clientela, sul modello banche. Tuttavia gli istituti bancari sono protetti dalle “bussole” all’ingresso e, in alcuni casi, anche dalla presenza di guardie giurate.
Provvedimenti che le Poste non hanno mai voluto adottare, se non in rarissimi casi. Questa scelta ha causato un incremento delle rapine negli uffici. Sono eventi traumatici in cui, oltre al danno economico, nella migliore delle ipotesi è messa a repentaglio la stessa incolumità fisica del dipendente, visto che i ladri sono muniti di armi di ogni tipo.
Gli Uffici Postali sono un obiettivo facile per chi vuole mettere a segno un colpo.
Come Sindacato – continua la lettera, a firma di Antonio D’Alessandro – riteniamo che questa situazione sia inaccettabile e chiediamo con forza un maggior impegno da parte di tutte le Istituzioni per contrastare questa grave situazione. È ormai divenuto indispensabile.
Soffermarsi sui cosiddetti rischi per la sicurezza, ossia tutti quei rischi che possono provocare eventi infortunistici causati da un’inadeguata gestione della sicurezza. Non è più tollerabile che l’Azienda Poste si ostini a non voler inserire nel Documento di Valutazione dei Rischi anche il Rischio Rapine. Quest’ultimo, infatti, è un rischio specifico del settore Postale/Bancario e, come tale, deve essere trattato adeguatamente in fase di elaborazione del Documento di Federazione Lavoratori Poste. Le cause del rischio rapina, da inserire nel suddetto DVR, possono essere rintracciate nei seguenti fattori:
 Fattore economico – quantità di denaro contante in circolazione ancora elevato; lenta adozione di metodi di pagamento alternativi; ecc…
 Fattore sociale – valutazioni su crisi economica, conflitti sociali, tasso di criminalità
elevato, ecc…
 Misure aziendali per prevenire e contrastare le rapine.

Nell’elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi – conclude la missiva del
Segretario Interregionale Antonio D’Alessandro -, particolare attenzione dovrà essere posta alla predisposizione di un programma di miglioramento, da attuare sempre in merito al rischio rapina. Nello specifico, sarà molto importante migliorare tutti gli aspetti organizzativi, curando in particolar modo la formazione specifica dei lavoratori. Per quanto riguarda la Sorveglianza Sanitaria, si dovrà prevedere l’introduzione di un sopralluogo obbligatorio del Medico Competente in caso di rapina, con conseguente assistenza medica per i lavoratori che ne facciano eventualmente richiesta.

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