Truffa e falso, sospeso primario del San Timoteo e arrestato un pusher

Truffa ai danni dell’azienda sanitaria, falso e violazione di norme sulla presenza in ospedale:  questi i capi di accusa con cui  il primario della Cardiologia del San Timoteo di Termoli Emilio Musacchio è stato indagato dalla Procura di Larino.  Il primario avrebbe svolto visite private in reparto, facendosi pagare dai pazienti nell’orario di lavoro e senza dichiarare il compenso all’Asrem come avviene nel regime di intramoenia. Sarebbero stati rilevati inoltre casi di assenteismo, con attività al di fuori dell’ambito lavorativo nonostante la timbratura del badge. Anche l’arresto ( ai domiciliari) di un pregiudicato, un 58enne campano,  che spacciava droga all’interno dell’ospedale sarebbe collegato alla stessa inchiesta , in quanto la sostanza stupefacente – sempre secondo le indagini – veniva smerciato nello studio medico del dottore . L’indagine, che dura da circa due anni,  si avvale sia di intercettazioni telefoniche che filmati delle telecamere.  Il risultato è la misura restrittiva per il presunto spacciatore di cocaina e  una informazione di garanzia a carico del primario, sospeso dall’incarico per due mesi su decisione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Larino.  Secondo gli inquirenti il pusher sarebbe stato anche il fornitore del primario. L’avvocato difensore Antonio De Michele ha spiegato che il gip ha emesso misura interdittiva solo per una ipotesi di reato su cinque, rigettandola per le altre, che molti aspetti vanno chiariti e che il suo assistito non faceva uso di droghe ma di sostanze terapeutiche.

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