Raddoppio ferroviario, il presidente Vigilante respinge al mittente le accuse

Il Presidente del Consiglio comunale di Termoli Manuela Vigilante in merito alla mancata convocazione del Consiglio Comunale monotematico e aperto sulla questione del raddoppio ferroviario ed alle dichiarazioni rilasciate dalla minoranza nel corso della conferenza stampa tenutasi nella mattinata di ieri, respinge al mittente le accuse alla stessa rivolte, precisando che la scelta di non convocare il Consiglio comunale non è stata affatto dettata né da ragioni di carattere politico né da una asserita volontà della maggioranza di sottrarsi al dibattito su un tema delicato ed importante per l’intera città di Termoli.
La proposta di deliberazione, allegata alla richiesta di convocazione del Consiglio, è stata ritenuta dal Presidente del Consiglio, sentita la Conferenza dei Capigruppo, regolarmente convocata ed insediata, inammissibile ai sensi dell’art. 27, comma 4 del Regolamento Comunale, non avendo tale proposta il carattere di un atto deliberativo sul piano sostanziale.
Infatti con la predetta delibera si chiede al Consiglio Comunale di deliberare di “fare propri” atti e provvedimenti già adottati ed ancora pienamente validi ed efficaci. Questa è l’unica ragione, di carattere tecnico e formale, per cui non si è proceduto ad iscrivere all’ordine del giorno la proposta stessa ed alla conseguente convocazione del Consiglio Comunale.
L’Amministrazione non ha alcuna remora, né difficoltà a sostenere un dibattito o un confronto sul tema del raddoppio ferroviario, così come su ogni altra tematica che possa riguardare l’interesse della città di Termoli e dei cittadini.
In merito alle critiche di ostruzionismo istituzionale e di atteggiamento poco democratico il Presidente tiene a precisare di svolgere il ruolo che le è stato assegnato con la dovuta imparzialità e nel pieno rispetto delle regole e di aver sempre avuto un atteggiamento di massima disponibilità e collaborazione verso tutti i Consiglieri.
Ruolo che comporta anche un senso di responsabilità nei confronti dei cittadini,  considerato che le sedute del Consiglio Comunale hanno dei costi che sono a carico  dell’intera collettività.

Commenti Facebook