Protezione Civile, a Tamburro subentra Alberta De Lisio

tamb frat ciocPresso la sede della Giunta Regionale, il Presidente Paolo Frattura, al centro tra Riccardo Tamburro e Salvatore Ciocca, ha  parlato della Protezione Civile Regionale. Tra numeri, intenti, obiettivi e qualche frecciata al precedente Governo, Frattura ha inizialmente ringraziato il dimissionario Direttore dell’Agenzia, Riccardo Tamburro, per l’ottimo lavoro svolto fin ora alla guida di quegli uffici, nonostante le difficoltà economiche del momento. Anche qualche numero a sostegno dell’ingegnere campobassano è stato fatto dal Presidente: ” grazie allo straordinario lavoro di Riccardo solo nel servizio antincendio sono stati risparmiati oltre un milione di euro in pochi mesi di attività. Oltre poi alla questione dei debiti fuori bilancio, al vaglio del collegio dei revisori, che sino ad ora non era stato neanche nominato dalla scorsa amministrazione.

A testimonianza della difficile eredità lasciata dai professionisti  della politica ( Giunta Iorio ndr) il rendiconto finanziario 2012, non è stato ancora approvato a causa delle numerose incongruenze che presenta. Noi speriamo di farlo a breve”. A Riccardo Tamburro, da oggi, subentrerà l’attuale direttore del Servizio Avvocatura Regionale, Alberta De Lisio. Superato l’argomento dimissioni di Tamburro e dopo aver anche lanciato qualche messaggio a Massimo Romano  che sollevò  la questione sulla incompatibilità dell’ex Consigliere dell’Adc, si è passati anche a spulciare qualche dato. Sempre il Presidente, infatti, ha informato che “La Regione è pronta a procedere, nel mese di settembre, alla firma del secondo Apq, del valore  di oltre 90 milioni di euro, destinato alla ricostruzione degli edifici di classe A.
Dopo il primo di 15 milioni, per gli edifici di culto, dunque, procederemo a lavorare su questo importante accordo che permetterà una rapida ripresa nei lavori nel cratere.” Ad ascoltare la conferenza quasi tutti i sindaci dell’area colpita dal terremoto del 2002. Frattura ha continuato” In 5 mesi siamo riusciti a predisporre due Accordi di Programma così imponenti, mentre il precedente Governo in 11 anni non ne ha siglato alcuno, con il risultato che tante famiglie sono ancora fuori casa. Segno di un metodo che ha chiaramente fallito.”
Anche Salvatore Coccia ha voluto dire la sua, più da un punto di vista politico che procedurale. “Non accettiamo lezioni di morale da nessuno, soprattuto da chi è causa di tale disastro.” Come al solito estremamente chiaro l’esponente dei Comunisti. “È il momento della ricostruzione, quella vera e della riorganizzazione del settore. Procederemo infatti alla separazione tra emergenza e ricostruzione. Non continueremo a lavorare con questo sistema confuso che ha generato rallentamenti  e ritardi in tutto il comparto.” Tante altre tematiche toccate nell’incontro, dal patto di stabilità alla crisi delle imprese. Su questi punti gli esponenti del Governo si sono mostrati fiduciosi ma comunque cauti, considerata la delicatezza della questione. Proprio sulle imprese, ormai sfinite dalla mancanza di pagamenti, hanno assicurato Ciocca e Frattura che  “Verso di loro saranno presi impegni seri e concreti per la prosecuzione dei lavori, per l’affidamento degli incarichi e soprattuto per la la salvaguardia dei livelli occupazionali. In questa fase, poi, si sta pensando ad interrompere alcuni cantieri così da non mettere ancora più in difficoltà le imprese impegnate fino a quando non si potranno garantire le somme necessarie.” In conclusione di conferenza, piccolo mistero su ipotetici decreti, risalenti alla scorsa legislatura, che non sarebbero corrispondenti a degli impegni di spesa.
In altre parole, senza copertura finanziaria. Roba pesante. Su questo Frattura e Ciocca non si sono sbilanciati ed hanno detto di  attendere le documentazioni in merito. Ed a questo punto le attendiamo un po’ tutti noi.

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