“Le diatribe della politica sulla sanità danneggiano i malati”

liberato-di-felice art cardiopaticiParla Liberato De Felice, Presidente dell’associazione dei cardiopatici “Cuore Molisano”Quando si parla di problematiche inerenti la sanità, non la si può considerare solo dalla parte degli addetti ai lavori. Direttamente coinvolti anche i malati. Dopo aver ascoltato i dipendenti, i sindacati, continuare a seguire la querelle generatasi tra Fondazione o ospedali e Regione abbiamo deciso di ascoltare anche la voce dell’associazione  di cardiopatici “Cuore Molisano”, attraverso la persona del suo presidente Liberato De Felice. L’associazione in questione che raggruppa i cardiopatici del basso Molise, chiede al Prefetto di Campobasso di prendere posizione sui “tagli” previsti dal Piano Sanitario Regionale agli ospedali del litorale.

Presidente De Felice ci conferma la notizia che ha inviato  un esposto-querela alla Procura di Larino?
Certo, lo confermo. Le dico anche che al momento non ho ricevuto nessuna risposta. E ne approfitto per riformulare ancora la mia richiesta: mi rivolgo ora alla Procura della Repubblica di Larino e agli Organi investigativi, quali sono le ragioni per le quali, nonostante lo scrivente con l’incarico di Presidente e legale rappresentante dell’Associazione “Cuore Molisano” abbia presentato formale denuncia, querela presso la Procura della Republica di Larino e abbia chiesto, invano ma ufficialmente per il tramite dell’avvocato Annibale Ciarniello, di essere ascoltato? La querela è molto argomentata e mi aspetto che si facciano indagini approfondite”.
Scusi ma lei ha chiesto un’udienza al governatore Frattura?
No, e non lo farò, per un motivo ben preciso. L’attuale Presidente Frattura, insieme all’attuale Assessore Facciolla vennero in Basso Molise a sottoscrivere una petizione, contro i tagli agli ospedali, da presentare al Presidente della Repubblica,  da allora a oggi cosa è cambiato per passare dal ruolo di Ponzio Pilato a quello di Kayafa nei confronti di Carmine Ruta? Allo stesso modo non ho niente da dire nemmeno al Presidente della IV Commissione Nico Ioffredi che sposò la nostra petizione. La preoccupazione è che nonostante i Tavoli istituiti a Roma, i Piani sanitari sono bloccati, si continua a parlare di tagli, di licenziamenti e di nuovi viaggi della speranza per i cittadini molisani. Quando si è provato sulla propria pelle un infarto, un’operazione a cuore aperto, non si può restare indifferenti quando si sente parlare di tagli alla sanità o si deve assistere a diatribe infruttuose”.
Ci spiega meglio questo ultimo concetto?
“Il 18 aprile 2013,  Frattura si recò a Roma insieme all’ illegittimo Commissario Filippo Basso (secondo quanto recita la recente Sentenza TAR Molise con ricorrente Percopo) per la riunione al “Tavolo Massicci”, in cui si disse che erano stati sbloccati 118 milioni di euro di cui 55 tolti dai fondi Fas e 63 di premiali del Fondo Sanitario. Poi è tornato  a Roma il 16/7/2013, questa volta insieme al Direttore generale Carmine Ruta per presentare il Piano Operativo 2013-2015, che nel contenuto è l’esatto contrario della proposta di P.S.R. Oggi azzera i vertici, né Ruta, né Percopo, ma qual è allora la sua intenzione?”.
Perchè è nata l’associazione e perchè la raccolta firme?
“Una protesta contro i tagli alla sanità, in particolare per il Basso Molise. Nell’ospedale San Timoteo c’è un polo di eccellenza riconosciuto anche fuori regione, esiste una cardiologia con annesso Utic ed emodinamica, punti di riferimento, con attrezzature all’avanguardia, con un centro di ablazione. Nel piano firmato dall’ex Commissario ad acta Filippo Basso era previsto  un unico centro h24 a Campobasso, al Cardarelli, dove di fatto l’emodinamica non è attiva, in collaborazione con la Fondazione privata “Giovanni Paolo II”. Certo la Fondazione, ex Cattolica, quando venne in Molise aveva presentato due specialità: l’oncologia e la cardiochirugia. Ma l’emodinamica  della Fondazione, anche adesso, è attiva solo all’interno della cardiochirurgia, tanto è vero che fino a qualche mese fa, la cardiologia  di Campobasso portava i pazienti a Termoli, perchè c’erano le attrezzature ma non erano entrate in vigore.  Il risultato raggiunto  dell’associazione Cuore Molisano è andato oltre quello sperato. Per la petizione da presentare al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, contro il Piano Sanitario Regionale, l’obiettivo era di raccogliere 5000 firme, ne sono state raccolte 6100. La difesa dell’Ospedale San Timoteo era necessaria per continuare ad avere un riferimento in Basso Molise, e non spostare tutto in un istituto privato di Campobasso”.
Lei si è rivolto anche al Prefetto di Campobasso.
“Al Prefetto chiedo che prenda posizione, poichè per il tramite il 24 dicembre 2012 sono state consegnate al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano le firme raccolte in Basso Molise a difesa contro i tagli previsti dal P.S.R. redatto da Filippo Basso o Sua Eccellenza, vuole che i Cardiopatici che portarono a termine lo Sciopero della fame dal 15 al 21 dicembre 2012 vadano a sedersi dinanzi alla residenza di Napolitano?”.
MDL

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