SNAMI Molise risponde alle recenti accuse sulla medicina generale e fa chiarezza sui numeri e sull’efficacia della medicina del territorio
In merito alle recenti accuse verso i medici di medicina generale riguardanti il numero eccessivo di prescrizioni, come presidente SNAMI Molise, intendo fare alcune doverose precisazioni.
Le prescrizioni che i medici di famiglia emettono quotidianamente non riflettono esclusivamente le nostre scelte cliniche dirette. Una parte significativa di esse deriva infatti da indicazioni degli specialisti, sia pubblici che privati accreditati (e non). Questo aspetto, troppo spesso trascurato nel dibattito pubblico, è fondamentale per comprendere la reale dinamica della spesa farmaceutica e delle prestazioni specialistiche prescritte sul territorio. Il medico di medicina generale, in questi casi, svolge un ruolo di esecutore di prescrizioni già definite in ambito specialistico.
È importante sottolineare che tutte le prescrizioni e i dati clinici già oggi confluiscono nel Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), di cui il medico di medicina generale è il primo fornitore di dati in assoluto. Anche da questo punto di vista, la medicina generale dimostra trasparenza e piena collaborazione con il sistema sanitario.
Per quanto riguarda il numero di medici attivi, rispondo alle dichiarazioni riportate dal rappresentante sindacale FMT La Vecchia che ha affermato che i medici di famiglia sarebbero in numero inferiore al fabbisogno regionale. Ad oggi, in Molise sono operativi 232 medici di medicina generale, ma il nuovo ACN calcola in 219 il numero stimato. Questo significa che abbiamo 13 medici in più rispetto al fabbisogno. Non comprendiamo quindi da dove il collega abbia tratto i dati che ha diffuso, generando confusione e disinformazione.
Cade inoltre definitivamente la narrazione di una medicina del territorio inefficace e inappropriata. Gli ultimi dati OCSE smontano questa rappresentazione negativa. Secondo le statistiche i ricoveri legati a malattie croniche come asma, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), insufficienza cardiaca e diabete sono in costante diminuzione. L’Italia si colloca addirittura al terzo posto per il numero più basso di ricoveri evitabili per asma, BPCO e diabete. Questo certifica non solo l’appropriatezza del nostro operato, ma anche la nostra capacità di problem-solving, evitando che i cittadini debbano ricorrere a ospedalizzazioni improprie.
Questi dati dimostrano l’efficacia della medicina del territorio e rendono ancor più evidente come, rispetto a certe narrazioni che si propongono ai cittadini, qualcosa non torni.
Lo SNAMI Molise continuerà a difendere con forza il lavoro e la professionalità dei medici di famiglia, sempre dalla parte dei pazienti e della buona sanità.
Dott. Federico Di Renzo