Sindacati Confederali contro la Regione: “Bilancio disastroso”. Boccardo (UIL): “Prima di alzare la mano i Consiglieri ci pensino bene.

Ci si aspettava una conferenza stampa al vetriolo è così è stato. Nuovamente fianco a fianco, i rappresentanti delle tre sigle CGIL, CISL e UIL, stamane hanno incontrato la stampa per dire la loro sul bilancio regionale e sulla legge finanziaria che il Consiglio regionale si appresta ad approvare lunedì, dopo l’ok al testo della Prima Commissione.

Ognuno dei tre Segretari Generale, seppur con argomentazioni differenti, ha contestato il documento economico approvato dalla Giunta regionale, reo, a detta di tutti, di non guardare a lavoro, sviluppo e tutela sociale.

Proprio a testimonianza di questa contrarietà totale, Notaro, Del Fattore e Boccardo hanno annunciato un presidio dei lavoratori dinanzi il Consiglio Regionale proprio per lunedì prossimo, oltre che una serie di iniziative di protesta che culmineranno il prossimo 16 maggio con una grande manifestazione congiunta ed aperta a tutte le categorie.

Ha aperto l’incontro Massimo Notaro che ha affermato: “Il Sindacato è sempre presente e pronto a fornire il proprio contributo nella soluzione delle grandi vertenze, sia a livello locale che sui tavoli romani, però la Regione, per il secondo anno di fila, elabora un bilancio portato alla nostra attenzione solo qualche giorno prima dell’approvazione, senza poter in nessun modo apporre modifiche”.

Sandro de Fattore, ha poi aggiunto che “Siamo dinanzi ad una programmazione economica sterile e poco proiettata verso il futuro, sbagliata nel metodo di stesura, senza principi di condivisione e nel scadente merito, considerata l’assenza di risorse consistenti sugli investimenti ed a favore delle fasce deboli.”

Poco coraggio , quindi, secondo i  sindacalisti, nella finanziaria regionale che nei trasporti, nella sanità e nei servizi vede riduzioni, mentre vanta le aliquote più alte d’Italia, senza discriminanti e colpendo le categorie più sensibili come i monoreddito, i precari ed i pensionati.

Ha concluso poi Tecla Boccardo che in maniera frontale ha affermato “Non ci aspettavamo di dover parlare del reinserimento del vitalizio a favore Consiglieri regionali, atto spregiudicato e surreale, considerato che appare nelle stesse pagine in cui si cancellano, di fatto, decine di posti di lavoro. Invito i Consiglieri regionali a riflettere bene prima di alzare la mano in aula per approvare questo testo cosi com’è. Si provi perlomeno a correggere alcune delle tante storture previste, mostrando almeno una volta un briciolo di sensibilità verso i cittadini ormai stremati.”

Dunque la sfida dei Sindacati è stata lanciata, adesso sta alla politica rispondere.

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