Salute della donna: stili di vita – fumo, alcol, alimentazione, attività fisica

Ogni donna può fare molto per mantenersi in buona salute, imparando ad alimentarsi correttamente fin da quando è ancora molto giovane, evitando fumo e alcol, mantenendo un adeguato peso corporeo e un buon regime di attività fisica.
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’86% dei decessi e il 77% della perdita di anni di vita in buona salute in Europa e in Italia sono provocati da malattie croniche (ictus, infarto, malattie respiratorie ecc.). Una corretta alimentazione e uno stile di vita sano e attivo fin dall’infanzia sono predittivi di migliori condizioni di salute nell’età adulta, quando per la donna avvengono importanti cambiamenti biologici, psicologici, relazionali e sessuali. La menopausa, in particolare, è un periodo fisiologico, che tuttavia, ancora oggi viene spesso affrontato come una malattia. Dopo la menopausa, aumenta l’incidenza di malattie cardiovascolari, dell’osteoporosi e dei tumori; patologie che possono, almeno in parte, essere prevenute.

Fumo

Il fumo fa male a uomini e donne, ma le donne che fumano hanno diversi motivi per fare particolare attenzione, anche in considerazione del loro ruolo familiare e sociale quali promotrici e custodi della salute.
In Italia la mortalità e l’incidenza di carcinoma polmonare, una delle principali patologie fumo-correlate, sono in calo tra gli uomini, ma in aumento tra le donne, per le quali questa patologia ha superato il tumore allo stomaco, divenendo la terza causa di morte per neoplasia, dopo il tumore al seno e al colon-retto.
Nelle fumatrici non vaccinate contro l’HPV (papillomavirus umano), il fumo è un co-fattore dell’evoluzione di un infezione verso una lesione pre-cancerosa, contribuendo ad aumentare il rischio di sviluppare un tumore della cervice uterina.
Il fumo è un fattore di rischio anche per lo sviluppo dell’osteoporosi, con aumentato rischio di fratture. La nicotina restringe i vasi sanguigni attraverso i quali avviene il trasporto di sostanze nutritive alle ossa, mentre altre sostanze contenute nel tabacco accelerano la distruzione del tessuto osseo.
Le fumatrici soffrono di disturbi del ciclo mestruale e rischiano una menopausa anticipata e, se assumono contraccettivi orali si espongono ad un aumentato rischio di trombosi, infarto miocardico e ictus.
Il fumo riduce la fertilità, maschile e femminile, e durante la gestazione sottrae ossigeno al nascituro, riducendo l’assunzione di sostanze nutrienti, con maggiore rischio di aborti, di nati prematuri o con basso peso alla nascita.
Il fumo ha effetti negativi sulla produzione del latte e le sostanze dannose in esso contenutesono trasmesse al bambino con l’allattamento.
Anche il fumo passivo è pericoloso e l’OMS ha stimato che i figli di madri fumatrici hanno un eccesso di rischio del 70% di infezioni delle basse vie respiratorie rispetto ai figli di non fumatrici. Aumenta anche la probabilità di morte improvvisa del lattante (SIDS).
Il fumo riduce l’ossigenazione della pelle e determina produzione di radicali liberi, particelle che danneggiano le cellule cutanee. La pelle del viso appare rugosa e spenta, mentre le punte delle dita ed i denti ingialliscono.
Il fumo è il principale fattore di rischio per lo sviluppo di tumori o di alterazioni del cavo orale e di parodontiti, ossia infiammazioni della gengiva e del parodonto che causano la mobilità dei denti e la loro caduta precoce.

Donna e fumo, perchè smettere
La mortalità e l’incidenza di carcinoma polmonare sono in calo tra gli uomini, ma in aumento tra le donne. Questo rispecchia l’andamento della prevalenza dei fumatori, con una progressiva riduzione nei maschi e un costante lieve aumento nelle femmine tra il 1993 ed il 2005. A parte tra gli 11enni, le ragazze sperimentano il fumo più dei ragazzi e sono in aumento.
Secondo i dati della rilevazione HBSC 2014, la percentuale di studenti 15enni che dichiarano di aver fumato almeno una volta nella vita è il 42,1% tra i ragazzi e sfiora il 50% tra le ragazze.
A tutela di minori e donne in gravidanza è stato vietato il fumo in auto, in presenza di minori e donne in gravidanza, all’esterno dei reparti pediatrici, ginecologici e ostetrici degli ospedali.

Cosa fare
Smettere di fumare migliora lo stato di salute generale, la forma fisica e l’aspetto esteriore, permettendo alla donna di vivere al meglio ogni fase della vita.
La gravidanza è un momento particolarmente favorevole per le donne per smettere di fumare. Infatti in Italia circa il 70% delle donne fumatrici cessa di fumare durante la gravidanza, ma di queste oltre il 70% riprende dopo il parto.
Smettere di fumare è possibile, anche da soli, ma rivolgendosi al medico di fiducia o a un Centro antifumo si può individuare il percorso più adatto per riuscire. Per saperne di più chiama il Telefono Verde contro il Fumo 800.554.088.

Alcol

L’organismo femminile, rispetto a quello maschile, risulta essere più vulnerabile agli effetti dell’alcol. Ciò è dovuto a diversi fattori, soprattutto al fatto che l’organismo femminile presenta una massa corporea inferiore rispetto all’uomo, una minor quantità di acqua corporea e una minore efficienza dei meccanismi di metabolizzazione dell’alcol. Pertanto, a pari quantità di bevande alcoliche nella donna si raggiunge un livello di alcolemia maggiore rispetto all’uomo e, di conseguenza, si sviluppano molto più rapidamente le complicanze epatiche, cardiovascolari e psichiatriche correlate all’abuso. Oltre a queste patologie, la donna bevitrice presenta un maggior rischio di sviluppare il tumore al seno. L’abuso di alcol ha un ruolo rilevante e incide negativamente anche sulla fertilità. Importante è sapere che l’alcol in gravidanza espone il feto all’alterazione dei processi di sviluppo fisico e intellettivo, provocando malformazioni e ritardo mentale più o meno gravi, dando luogo alla sindrome feto alcolica.
Per approfondire consulta:

http://www.salute.gov.it

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