Operatori Formazione Professionale : la Regione Molise, difende o no i suoi cittadini/lavoratori ?

Ieri sera, 19 dicembre 2014, dalle 16,30 alle 24,00, si è tenuto presso il Consiglio Regionale l’ennesimo tavolo istituzionale.   Erano presenti il Presidente della Regione Frattura e l’Assessore Petraroia; per la UIL Scuola, il Segretario Regionale Generale Nicolino Fratangelo e Giovanna Veleno,  per lo SNALS Mariagrazia Fiammelli e Francesco pilone,  per la CGIL Lucio Troisi e Adele Ravelli, per la CISL Scuola Giovanna Salomi e Giovanni Notaro. Si doveva discutere, in un clima di chiarezza, verità e serenità, delle informazioni giunte dal Ministero del Lavoro circa la disponibilità finanziaria di euro 8.152.268,05 utilizzabili per la realizzazione di interventi a sostegno degli operatori della FP nonché per percorsi di esodo incentivato, ricollocazione tramite percorsi di outplacement e di auto impiego ed eventualmente il cofinanziamento di misure di sostegno al reddito: risorse POR FSE Molise 2007-13 spendibili fino al 31 dicembre 2015.
Queste somme sono aggiuntive a quanto già evidenziato il sette novembre 2014 dove il MinLavoro specificava che la Regione Molise avrebbe potuto utilizzare un “cosiddetto bonus” che sarebbe stato poi finanziato dal PON 2014-20 sempre del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Purtroppo anche in questo tavolo la Regione ha dato buca, non risolvendo nemmeno in extremis la problematica inerente i 90 operatori ed ha preferito rimandare ad un ennesimo tavolo fissato per martedì 23 dicembre alle ore 16,30. Come si vede, di tavolo in tavolo, non si risolve nulla e non vorremmo che questo ulteriore lasso di tempo serva all’Assessore (che ricordiamo già oltre un anno fa e recentemente ha affermato che la formazione professionale nel Molise è finita) per “rimodulare” le risorse disponibili, farle quindi sparire, e rimandare i 90 operatori a casa. E poi dice che è contro l’abolizione dell’articolo 18, ma licenzia a più non posso. Come UIL Scuola ribadiamo che i fondi sociali devono servire a garantire il lavoro ed i lavoratori e non la disoccupazione ed i licenziamenti.  Non sarebbe il caso che fosse qualcun altro ad essere licenziato ?
Ma la Regione Molise, difende o no i suoi cittadini/lavoratori ? Se dice, come afferma, di difenderli, come si può non fare nulla per conservare le attività nelle quali operano gli stessi lavoratori e che sono utili ai cittadini/elettori molisani? Come può la Regione difendere il lavoro ed i lavoratori molisani, nonché la crescita del Molise, se non spende le risorse che l’Europa e lo Stato mettono a disposizione? O ci si vuol far belli solo sulla stampa ? Possibile che la Regione Molise non si decide a predisporre, a distanza di anni, su una materia delegata quale la Formazione Professionale una programmazione, una progettazione  credibile anche finalizzata alla ripresa lavorativa ed economica di questo martoriato Molise?
Crediamo che la Regione Molise voglia far trascorrere ai 90 operatori della formazione professionale, e alle loro famiglie, le prossime festività non intorno alla tavola natalizia e sotto l’albero, ma incatenati presso i palazzi della regione. E dire che tutti i responsabili di questo stato di cose hanno e osannano Papa Francesco che è venuto nel Molise a ricordare il valore dell’uomo, delle famiglie e del lavoro. Non serve prendere la comunione per stare in pace con la propria coscienza.

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