Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con l’appoggio dell’Ambasciata italiana di Jakarta (Indonesia), ha approvato una missione archeologica italiana nel Borneo, uno dei luoghi più affascinanti del pianeta, terza isola del mondo per estensione e prezioso scrigno di biodiversità e archeologia.
Il progetto di ricerca, diretto dal prof. Michele Raddi (Università Udayana di Bali, Indonesia) e dal dott. Giuseppe Lembo (Università di Ferrara), direttore scientifico della missione, intende apportare un contributo innovativo per la ricostruzione del primo popolamento dell’Indonesia grazie all’applicazione delle più recenti acquisizioni metodologiche, concettuali e tecnologiche della comunità scientifica, in stretta collaborazione con le professionalità locali. Gli archeologi, di origini molisane, dirigono un gruppo di ricerca composto da ricercatori afferenti all’Università degli Studi di Ferrara, all’Università di Roma La Sapienza, all’Universitat Roviri et Virgili di Tarragona e all’Università Udayana di Bali.
Le ricerche si incentreranno nella grotta di Batu Hapu (provincia del Kalimantan, Borneo indonesiano), sito dall’elevato potenziale archeologico confermato da prospezioni preliminari effettuate dal prof. Michele Raddi e dalla sua equipe dell’Università Udayana di Bali.
Il progetto costituisce la naturale prosecuzione del proficuo rapporto di collaborazione inaugurato qualche anno fa tra l’Università Udayana di Bali, dove il professore associato Michele Raddi insegna, e il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Ferrara, da anni promotore di corsi di alta formazione in ambito internazionale (come il Master ERASMUS MUNDUS in Quaternary and Prehistory e il Dottorato di ricerca Internazionale in Quaternary and Prehistory).
( Nella foto il prof. Michele Raddi – Università Udayana di Bali, Indonesia)
Nuove ricerche archeologiche nel Borneo: gruppo di ricerca guidato da archeologi molisani
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