La “Cattolica” resta in Molise, è fondamentale la costruzione di premesse per lavorare in futuro su basi attendibili

Il 19 marzo è una data memorabile per il Molise: venti anni fa, il 19 marzo 1995, venne infatti posta la prima pietra di quello che sarebbe diventato il Centro di Ricerche e Formazione ad Alta Tecnologia nelle Scienze Biomediche. Ieri 19 marzo 2015, a vent’anni esatti, la Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II” ha celebrato la ricorrenza. Dopo la Santa Messa nella mattinata  presieduta dall’Arcivescovo metropolita Mons. Giancarlo Bregantini  ha avuto luogo nel pomeriggio un convegno dal  titolo: “Il Centro Giovanni Paolo II tra valori ricerca scientifica e cura. Una grande eredità ed un impegno per il futuro”. L’incontro è stato presieduto dal Presidente della Fondazione, dott. Maurizio Guizzardi e dal Direttore Generale, Ing. Enrico Zampedri. Dopo i Saluti dell’Arcivescovo di Campobasso, Sua Eccellenza Mons GianCarlo Bregantini e del Sindaco del capoluogo Antonio Battista, ha aperto i lavori il Magnifico Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, il professor Franco Anelli. Sono poi intervenuti  il Prof. Rocco Bellantone, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore  e membro del CdA, il Dott. Ermanno Dell’Omo in rappresentanza dell’Associazione Medici Cattolici, il Prof. Gaspare Di Lisa Presidente dell’Associazione “ex Consiglieri Regionali”, Sua Eccellenza Mons. Claudio Giuliodori Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, il Prof. Giovanni Scambia, Direttore Scientifico della Fondazione, e l’Arch. Paolo Di Laura Frattura, Presidente della Regione Molise.
Il convegno si è tenuto nell’Aula Crucitti, intitolata al professore, chirugo che ha assistito il santo padre Giovanni Paolo II, e che ha voluto la Cattolica in Molise. Il Magnifico Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore  professor Franco Anelli nel suo intervento ha dichiarato: “ E’ la prima volta che vengo in Molise e devo dire di essere soddisfatto per questa struttura e per la società regionale che la rappresenta. l’idea primaria era quella di costruire un centro d’eccellenza che fosse capace di servire servizi non fungibili su questo territorio, non facilmente accessibili senza doversi spostare. Alcuni presupposti sono venuti meno non si può negare, prima di reivestire in risorse materiali e immateriali ci siamo posti domande molto serie, abbiamo avuto riunioni complesse, si dovevano dare risposte chiare. Si è deciso di rilanciare, di reinvestire e non è una scelta da poco, è fondamentale la costruzione di premesse per lavorare in futuro su basi attendibili. Il professor Anelli ha ribadito anche che è necessario pensare ad un impegno ed un lavoro di integrazione e collaborazione anche con le realtà presenti su territorio come Unimol e Neuromed .
Al convegno erano presenti anche l’ex presidente Michele Iorio, il consigliere Fusco Perrella, il direttore di Neuromed Pietracupa e il rettore di Unimol Palmieri. MDL

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