Cultura/ Andrea Gianfagna, impegno e passione dalla parte del lavoro

Il Coordinamento Regionale del Movimento “Uniti a Sinistra per un Nuovo Ulivo” ringraziaANDREA GIANFAGNA, la casa editrice Ediesse, i relatori e la CGIL, per aver promosso persabato 9 giugno alle ore 10.00 presso la sala Fermi della Biblioteca dell’Università del Molise in Viale Manzoni a Campobasso, la presentazione del libro : ANDREA GIANFAGNA. Impegno e Passione dalla parte del Lavoro.

Per il Molise è motivo di gratificazione culturale, politica e sociale, avere la possibilità di ascoltare la testimonianza, lucida ed appassionata, sui 72 anni di esperienza sindacale maturata da Andrea all’interno della CGIL. Il suo vissuto si intreccia con la storia della Repubblica, con i passaggi più tormentati del dopoguerra, dell’occupazione delle terre, delle persecuzioni del Ministro dell’Interno Scelba, della stagione degli anni sessanta e settanta, del terrorismo e delle conquiste sociali, degli arretramenti e delle difficoltà del movimento sindacale italiano.
Andrea già nel 1946 operava in una cooperativa di consumo promossa dal Comitato di Liberazione, e da lì passò ad operare presso la Camera del Lavoro di Campobasso dove rimase fino al 1960 prima di essere chiamato a Roma a dirigere il sindacato degli alimentaristi, dei braccianti e poi con ruoli di primo piano all’interno della CGIL Nazionale.
Lucido ed appassionato, rigoroso e concreto, Andrea Gianfagna ha lavorato fianco a fianco con Giuseppe Di Vittorio, Agostino Novella, Luciano Lama, Antonio Pizzinato, Bruno Trentin e Sergio Cofferati, non facendo mai macare il suo punto di vista nel confronto interno alla più grande organizzazione democratica di massa italiana.
Nel libro scritto da Elisabetta Scavo per la casa editrice della CGIL, Ediesse, è possibile esaminare, conoscere e studiare ciò che era il Molise del dopoguerra e degli anni cinquanta, apprendere dei ripetuti arresti di Andrea ed altri dirigenti sindacali, delle lotte per migliorare le condizioni di vita delle persone in una regione che disponeva su 136 comuni solo di 30 km di strade asfaltate e non aveva fognature, scuole e servizi di nessun genere.
P/il coordinamento regionale
Piera Liberanome
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