Autonomia Regionale. Monaco partecipa al dibattito pubblico: “Il Molise non è un pezzo di puzzle”

“Accetto con entusiasmo l’invito al dibattito pubblico su autonomia regionale e macroregioni in programma domani a Termoli, è un’occasione importante per capire non solo il futuro che attende la nostra Regione ma cosa vogliono fare del Molise gli amministratori che lo governano” – è quanto afferma il Vice Presidente del consiglio regionale Filippo Monaco confermando la sua partecipazione all’incontro organizzato dalle associazioni “Libertà e Giustizia” e “La Fonte”, dal tema Il Molise tra autonomia e macroregioni.
“Credo sia importante la massima partecipazione ad un evento che focalizza l’attenzione su un tema assai complicato, delicato ed importante specie per noi molisani come l’accorpamento delle Regioni esistenti in più macro-territori. Il disegno di legge Morassout-Ranucci ha evidenziato una cosa su tutte ovvero la scomparsa delle regioni più piccole, come ad indicare che questi territori, nel panorama nazionale, non contano nulla e mai hanno avuto importanza per qualcuno. Se l’interesse è quello del risparmio economico e del taglio agli sprechi, sono decisamente convinto che non è cancellando la storia geografica di un territorio che si riuscirà a produrre economia e risparmio. La mia è una posizione di sicura salvaguardia del Molise, terra che ha deciso anni fa di essere autonoma dal territorio abruzzese e che oggi si ipotizza di smembrarlo, dividerlo, assemblarlo come pezzi di puzzle a questa o quell’altra regione.”
“Al di la della mia posizione vorrei che anche altri amministratori, locali e regionali, partecipassero numerosi a questo incontro – al quale sarà presente anche Marco Olivetti, docente di diritto costituzionale, già componente della Commissione Riforme insieme ad altri 34 saggi, scelto dall’ex premier Letta – perché mai come ora credo sia importantissimo dare un indirizzo ai cittadini: bisogna guidarli in questo quadro normativo assai confusionale e capire soprattutto cosa voler fare di questa terra, quali sono i rischi a cui si potrà andare incontro, se difendere o meno la nostra autonomia, la nostra cultura e la nostra geografia. Io ci sarò. Per il Molise ed i molisani”.

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