Acqua, D’Egidio: gli accordi vanno concertati con il territorio. Ci sono centri “adagiati” sulla sorgente che ancora oggi hanno problemi di carenza idrica

«Le nostre acque rappresentano un fondamentale bene (comune) da tutelare: e dunque ben vengano gli investimenti per l’efficientamento energetico degli impianti delle sorgenti del Matese e le nuove intese con la Campania e con le altre regioni limitrofe; ma non dimentichiamo che prima di tutto deve essere pienamente soddisfatto il territorio molisano e i suoi abitanti». A parlare del prezioso “oro blu” e delle sue potenzialità è il consigliere regionale Armandino D’Egidio, presidente della terza commissione regionale (che si occupa di Ambiente e Territorio) nonché già sindaco di San Polo, splendido borgo arroccato sul Matese. «L’acqua – continua D’Egidio – che sgorga direttamente dal Matese dovrebbe prima di tutto soddisfare i molisani. Ci sono comuni che, pur essendo “adagiati” sulla sorgente, hanno ancora dei problemi di carenza idrica. Bisognerebbe – continua D’Egidio – prevedere un “ristoro ambientale” per i comuni di Bojano e San Polo Matese sui quali ricadono tutte le opere di captazione e adduzione delle acque. Ritengo troppo semplicistico parlare in maniera generale di “gestione comune”: bisogna ascoltare i sindaci, sentinelle di quel territorio – che ci fornisce un bene ancora incontaminato – e confrontarsi con loro. Non dimentichiamo che abbiamo una qualità di prodotti elevatissima – penso ad esempio ai nostri caseifici e ai nostri pastifici – proprio grazie all’utilizzo di acque pure. È necessario dunque un efficace “governo delle acque”; un bene prezioso che va tutelato, garantito e gestito come una indispensabile e fondamentale risorsa collettiva: tutte attività che però vanno concertate, lo ribadisco, con il territorio e portate soprattutto all’attenzione del consiglio regionale perché, in quella sede, vanno pianificate. Dobbiamo tener conto dei suggerimenti che arrivano dalle altre regioni ma ricordando che bisogna sempre tutelare il Molise e i suoi abitanti».

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