Gravina (M5S):Sui 90 milioni della sanità molisana serve chiarezza immediata. Depositata interrogazione urgente in Consiglio regionale

«La realtà supera la fantasia — dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Roberto Gravina — se scopriamo, da interviste rilasciate in quel di Venafro e in un contesto che nulla aveva a che vedere con la sanità, che i 90 milioni di euro sbandierati per mesi dal centrodestra molisano sono oggi di fatto persi. Persi o comunque non ancora utilizzati da quasi un anno e a rischio cancellazione. E la domanda è inevitabile: per responsabilità di chi?».
Nel corso della seduta odierna del Consiglio regionale, Gravina ha depositato un’interrogazione urgente per chiedere chiarimenti sulla gestione delle risorse stanziate dal Governo nella Legge di Bilancio 2025 — 90 milioni di euro, di cui 45 per il 2025 e 45 per il 2026 — destinate alla copertura del disavanzo sanitario regionale.
«Secondo quanto riportato dagli organi di stampa, la Regione avrebbe di fatto perso la disponibilità dei 45 milioni previsti per quest’anno, poiché l’erogazione era subordinata al completamento di specifici adempimenti richiesti dai Ministeri competenti, che non sarebbero stati eseguiti. La conseguenza — spiega Gravina — è che per recuperare tali risorse sarà necessario un nuovo stanziamento nella prossima Legge di Bilancio, con il rischio concreto di una perdita definitiva dei fondi».
Nell’interrogazione, il consigliere del Movimento 5 Stelle chiede al Presidente della Regione e all’Assessore alla Sanità di chiarire se la perdita o il mancato utilizzo delle risorse corrisponda al vero, quali siano le motivazioni dei ritardi, e quali misure la Giunta intenda adottare per evitare che l’intero stanziamento da 90 milioni venga cancellato. Chiede inoltre di accertare le eventuali responsabilità politiche e amministrative legate a una gestione che, se confermata, metterebbe in discussione la capacità della Regione di programmare e tutelare il proprio sistema sanitario.
«Dalle parole dei parlamentari eletti in Molise, Lotito e Cesa, emerge un quadro sconcertante: si parla di procedure non rispettate, di burocrazia incapace di spendere e di un’amministrazione che rischia di far perdere risorse vitali. Nel frattempo, il presidente Roberti tenta di spostare il discorso sostenendo che quei fondi non fossero destinati alla sanità, ma solo ai creditori dell’ASReM. Allora chi dice la verità? E, soprattutto, chi risponde ai cittadini per questo ennesimo pasticcio?».
Gravina sottolinea come il centrodestra molisano, che da anni rivendica la propria “filiera istituzionale”, si ritrovi ora a darsi colpe a vicenda tra Roma e Campobasso, «a dimostrazione che questa presunta filiera funziona solo quando c’è da spartire meriti, non quando bisogna assumersi responsabilità».
«Le dichiarazioni rese non solo minano la credibilità delle Istituzioni, ma rischiano di compromettere gli equilibri finanziari di una regione già provata da anni di commissariamenti e tagli ai servizi essenziali. La sanità molisana non può essere terreno di propaganda né di scaricabarile: servono trasparenza e risposte immediate. Oggi in Consiglio le ho chieste ufficialmente, perché la verità ai molisani è dovuta».

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