Emigrazione e diritti, la storia di Vito Marcantonio ed Arturo Giovannitti

Il contributo italiano per affermare i diritti dei migranti, dei lavoratori e dei poveri negli Stati Uniti d’America nella prima metà del Novecento! Nel novero degli eventi promossi in Basilicata per “MATERA – CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA PER IL 2019 – in data 11 aprile alle 18.00 presso la Sala Consiliare Comunale di PICERNO (PZ), località di origine della famiglia del parlamentare ed avvocato italo-americano VITO MARCANTONIO, si terrà la manifestazione “PICERNO – CAPITALE DEI DIRITTI DEI PIU’ DEBOLI”. Partendo dal libro di Carmine Curcio “ Vito Marcantonio il Deputato di East Harlem difensore dei diritti umani” ci si soffermerà sulle sofferenze di milioni di italiani, in gran parte meridionali, che arrivarono a New York e negli Stati Uniti d’America nella prima metà del Novecento. Questa massa di braccianti, contadini o artigiani poverissimi, per lo più analfabeti, in quel periodo era nell’ultimo posto delle classi sociali, sfruttata, oppressa e discriminata da una società dominata dagli anglosassoni e dagli irlandesi. Se si pensa che gli italiani che giungevano a New York parlavano 55 dialetti locali, che rendevano poco comprensibili anche i rapporti tra veneti, siciliani, abruzzesi o sardi, si ha la percezione di quali fossero le difficoltà di integrazione di famiglie mal tollerate perché vivevano anche in dieci persone in due stanze o in un sottoscala, si lavavano poco e per di più erano cattolici e non protestanti. In quel coacervo di arrivi, partenze, suicidi, scioperi, bande criminali, crisi, contrabbando e sfruttamento, l’elezione di Fiorello La Guardia a primo Sindaco italo-americano di New York rappresentò una svolta, un appiglio e una ragione di orgoglio per tutta la comunità.
Tra le personalità più vicine a Fiorello La Guardia ci furono due emigranti meridionali, il primo Arturo Giovannitti, poeta e sindacalista molisano che guidò le lotte operaie, venne condannato a morte, assolto grazie ad una sua memorabile autodifesa in inglese, proseguì il proprio impegno in difesa di Sacco e Vanzetti, dedicandosi al giornalismo, al teatro e alle associazioni progressiste politiche e sindacali. Il secondo Vito Marcantonio, avvocato, eletto per sette legislature dal 1934 al 1950 al Congresso degli Stati Uniti d’America e protagonista indiscusso delle lotte per l’integrazione dei migranti, i diritti dei lavoratori e per l’emancipazione delle classi meno abbienti. Per estrometterlo dal Parlamento i suoi avversari furono costretti ad allargare il collegio elettorale e a fare una coalizione di tutti i partiti contro di lui, ma solo un infarto a 52 anni riuscì a fermarlo il 9 agosto del 1954, mentre era intento a preparare una nuova candidatura.
. Arturo Giovannitti e Vito Marcantonio, due figure originarie del Molise e della Lucania, dedicarono la loro vita ai poveri, ai lavoratori e ai migranti. Un dovere ricordarli. Un orgoglio potersi soffermare sui loro esempi in un evento promosso per MATERA 2019 – Capitale Europea della Cultura.

Michele PETRAROIA

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