Emergenza Covid, il Molise in zona Arancione. Cosa cambia

E’ arrivata la conferma con l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza in vigore da domenica 21 febbraio, alla luce delle ultime valutazioni della cabina di regia e del Comitato tecnico scientifico sull’evoluzione dell’epidemia di coronavirus in Italia. Nessuna regione in zona rossa, anche se alcune ordinanze locali restrittive rimangono in vigore ad esempio a Perugia in Umbria.

Il Molise, sarà Zona Arancione, vista la diffusione della variante inglese del Covid che continua ad interessare la zona del Basso Molise.

  • in zona gialla: Calabria, Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto;
  • in zona arancione: Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Molise, Toscana, provincia autonoma di Bolzano, provincia autonoma di Trento, Umbria;
  • in zona rossa: nessuna regione;
  • in zona bianca: nessuna regione.

Cosa prevede la Zona Arancione:

 Spostamenti . Stop alle uscite fuori comune: la mobilità entro i confini del proprio comune, o, nel caso dei residenti nei centri che contano meno di 5mila abitanti, entro 30 chilometri di distanza (anche fuori provincia o fuori regione ma con l’esclusione del proprio capoluogo), resterà libera tra le 5 e le 22, mentre per spostarsi nella notte servirà autocertificare comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. 

Le visite ad amici e parenti: sempre fatto salvo il coprifuoco, sono consentite solo all’interno del proprio comune le visite a parenti e amici una sola volta al giorno, per un massimo di due persone di età superiore ai 14 anni oltre a quelle residenti nell’abitazione di destinazione, ma senza restrizioni per gli under 14 e le persone disabili o non autosufficienti conviventi con i visitatori.

Le seconde case: la mobilità tra regioni, anche in zona gialla, resta vietata fino al 25 febbraio. Ma è confermata la possibilità – anche per chi viene da zone arancioni o rosse – di andare nella propria seconda casa anche se è fuori regione. Ma possono spostarsi solo i membri della famiglia (vietato ospitare amici e parenti che abitano stabilmente in altre case). Inoltre sono vietati gli affitti brevi: l’atto di proprietà e il contratto d’affitto della seconda casa deve essere antecedente al 14 gennaio 2021. 

Bar e ristoranti. Bar, pasticcerie, gelaterie e ristoranti non potranno ospitare clienti se non per il tempo necessario al ritiro dei prodotti d’asporto, possibile senza restrizioni dalle 5 alle 18 e, fino alle 22, solo per le attività diverse dai bar non provvisti di cucina e dai commercianti al dettaglio di bevande. La consegna di cibo a domicilio per i ristoranti, invece, sarà libera da limiti di orario, anche fuori comune, mentre potranno restare aperti dopo le 18 gli esercizi che vendono cibi e bevande attivi nelle aree di servizio e rifornimento carburante delle autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.

Matrimoni e funerali .Nessuna limitazione, invece, per cerimonie religiose e funerali, ai quali si potrà partecipare nel rispetto delle norme sul distanziamento e sull’uso delle mascherine, come nel caso delle manifestazioni, possibili in forma ‘statica’ e distanziata.

Visite a parenti e amici consentite solo una sola volta al giorno, verso un’altra abitazione privata nello stesso Comune a un massimo di due persone che possono portare con sé i figli minori di 14 anni o disabili conviventi.

 Negozi al dettaglio sono tutti aperti, compresi parrucchieri e centri estetici.

-Centri commerciali sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi, tranne edicole, farmacie, parafarmacie e tabaccai presenti nella galleria.

Alberghi e strutture ricettive sono aperti e all’interno i bar e i ristoranti rimangono aperti a disposizione dei clienti che vi alloggiano

 Sport e attività motoria sono consentiti all’interno del proprio comune e all’aperto. Non sono consentiti gli sport di contatto. Palestre e piscine sono chiuse. Aperti invece i centri sportivi.

 Scuole: non cambia nulla per le scuole. Aperti nido, materne, elementari e medie, dove la didattica continua a svolgersi integralmente in presenza. Nelle scuole superiori la didattica si svolge dal 50% al 75% in presenza a discrezione dei dirigenti scolastici.

-Trasporto pubblico: La capienza sui mezzi di trasporto pubblico è ridotta al 50% ad eccezione di quelli adibiti al trasporto scolastico.

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