Capone, UGL: Persi 456 mila posti nel 2020. Accelerare su contributi a fondo perduto alle aziende per salvare occupazione

“L’annuncio del Sottosegretario al Ministero dell’Economia Durigon va nella direzione auspicata, segnando un cambio di passo nell’azione di Governo. Bene la proposta sul taglio delle cartelle fino a 10 mila euro, l’innalzamento da 5 a 10 milioni del tetto di fatturato per accedere ai rimborsi, il miliardo aggiuntivo per la stagione turistica montana.

L’eliminazione dei codici Ateco consentirà finalmente di erogare indennizzi all’intera platea dei 2,8 milioni di aziende e partite IVA, calcolati sul decremento di fatturato dell’intero 2020 sul 2019. Una misura necessaria più volte invocata dall’UGL.

Importante, al tempo stesso, la proroga del divieto di licenziamenti fino al 31 maggio, a maggior ragione alla luce dei dati dell’Istat che rilevano una perdita di 456 mila posti di lavoro nel 2020. Numeri allarmanti che fotografano una crisi occupazionale che avrà delle conseguenze per gli anni a venire.

In tal senso, sarà fondamentale sbloccare tempestivamente i 32 miliardi di euro previsti nel prossimo ‘decreto Sostegno’ per dare ossigeno a imprese e lavoratori duramente colpiti dalle ripercussioni economiche della recrudescenza pandemica. Mi auguro, dunque, che possa seguire un nuovo scostamento di bilancio volto a finanziare con ulteriori risorse le politiche attive del lavoro e nuovi contributi a fondo perduto alle aziende al fine di supportare il tessuto produttivo e tutelare i lavoratori”.

Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alle misure necessarie per far fronte alla crisi occupazionale in atto.

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