Immigrati, il nuovo piano del governo: via il patto di stabilità e intesa rivista con l’Ue

inviato FRANCESCO BEI di www.repubblica.it

GARMISCH . Via la camicia di forza del patto di stabilità per le città del Nord, più fondi, assistenza e “misure compensative ” (ancora allo studio) a quelle del Sud. Passa da questi due pilastri il nuovo piano che il governo sta mettendo a punto per far fronte all’ondata migratoria di massa in arrivo dalla Libia. Un progetto che sarà adottato con un provvedimento ad hoc  –  probabilmente un decreto legge – in uno dei prossimi Consigli dei ministri, prima comunque del summit Ue del 25 giugno.
La strategia è stata messa a punto dal presidente del Consiglio Renzi e dal ministro dell’Interno Alfano, che anche ieri si sono tenuti in stretto contatto, il primo a Garmisch al G7, il secondo a Roma per la riunione con il commissario Ue all’Immigrazione Avramopoulos. Il modello, in fondo, richiama quanto è già stato previsto per agosto con un progetto-pilota che interesserà 13 comuni, a cui è stata data la possibilità di scomputare dal patto di Stabilità interno i fondi necessari all’accoglienza dei profughi.
Ora palazzo Chigi e il Viminale intendono estendere la stessa misura a tutti i comuni in attivo, in gran parte del Nord, che decideranno di sistemare gli immigrati. Se finora il loro “tesoretto” di bilancio è stato chiuso nella cassaforte dello Stato, il provvedimento del governo consentirà ai comuni virtuosi di poter spendere quei denari. E visto che le città del Sud, quelle che già ospitano i migranti, sono invece in gran parte in rosso, per loro saranno appunto varate “misure compensative “. Una decisione delicata, visto che i fondi potrebbero intaccare il rapporto deficit-Pil. Per questo una discussione è ancora in corso con il ministero dell’Economia. Quanto alle Regioni, nessun dubbio che la linea sia quella di imporre a tutte il trasferimento dei profughi.

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