Il Papa: «mea culpa» per gli scandali. Il peggiore è l’abuso sui bambini

Francesco ha parlato ai pellegrini in piazza San Pietro per l’udienza del mercoledì: «Dio non perde mai di vista i piccoli, guai a chi fa loro del mal»  di Ester Palma da www.corriere.it

Una richiesta di scuse sentita, sofferta, dolorosa: «Prima di iniziare la catechesi, in nome della Chiesa voglio chiedervi perdono per gli scandali che ci sono stati recentemente sia a Roma che in Vaticano. Vi chiedo perdono». Così Papa Francesco si è rivolto oggi alla folla di piazza San Pietro. Il Santo padre non ha precisato a quali scandali recenti si riferisse. Ma si può ipotizzare che si tratti anche della vicenda dei Carmelitani scalzi implicati in un giro di incontri gay . Per il suo nuovo «mea culpa» Francesco ha preso spunto da alcuni versetti del Vangelo appena lette dagli speaker in diverse lingue: «Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che vengano scandali, ma guai all’uomo a causa del quale viene lo scandalo! Se la tua mano o il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, anziché con due mani o due piedi essere gettato nel fuoco eterno. Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».
«Violati, abbandonati o non amati»
Commentando queste affermazioni, il Papa si è poi soffermato su uno «scandalo insopportabile», quello dei bambini violati, abbandonati o non amati, che è, ha spiegato, «tanto più grave, in quanto essi non hanno i mezzi per decifrarlo». Non p la prima volta che il Santo Padre lancia l’allarme sulle condizioni terribili dei bambini di strada di tutto il mondo: «Ricordate cosa dice Gesù? Gli Angeli dei bambini rispecchiano lo sguardo di Dio, e Dio non perde mai di vista i bambini. Guai a coloro che tradiscono la loro fiducia, guai! Il loro fiducioso abbandono alla nostra promessa, che ci impegna fin dal primo istante, ci giudica. Dio veglia su questa promessa, fin dal primo istante». E ha aggiunto: «Vorrei aggiungere un’altra cosa, con molto rispetto per tutti, ma anche con molta franchezza. La loro spontanea fiducia in Dio non dovrebbe mai essere ferita, soprattutto quando ciò avviene a motivo di una certa presunzione (più o meno inconscia) di sostituirci a Lui. Il tenero e misterioso rapporto di Dio con l’anima dei bambini non dovrebbe essere mai violato».

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