Caso marò, l’Italia chiama gli Usa per riportare in patria Girone

Renzi avrebbe chiesto alla Casa Bianca di premere sul governo indiano. Girone, ancora in India, e Latorre, in convalescenza in Italia, potrebbero essere liberati e New Delhi potrebbe congelare il caso fino alla fine dell’arbitrato di Danilo Taino da www.corriere.it

C’è attesa, in questi giorni prenatalizi, per qualche novità nel caso dei marò. Ambienti politici romani indicano che Matteo Renzi avrebbe preso un’iniziativa per cercare di dare una svolta alla vicenda, se non definitiva almeno parziale in attesa del giudizio del collegio arbitrale da poco costituito che dovrà stabilire dove tenere il processo a Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Il presidente del Consiglio avrebbe coinvolto nella vicenda – non si sa in quale misura – il presidente americano Obama, il quale sarebbe preoccupato di come il caso stia avendo riflessi negativi sull’ingresso a pieno titolo dell’India nel novero delle potenze mondiali affidabili.

Nella visione più ottimista, il governo di Narendra Modi darebbe indicazione all’avvocato dello Stato e ai ministeri degli Interni, della Giustizia e degli Esteri di chiedere alla Corte suprema indiana di congelare il caso in attesa dei risultati dell’arbitrato e di liberare Girone, oggi in libertà provvisoria a Delhi, e Latorre, in convalescenza in Italia. Si tratterebbe di una mossa distensiva dell’India che tra l’altro metterebbe il collegio arbitrale in una posizione di maggiore tranquillità per decidere dove si deve svolgere il processo per l’uccisione di due pescatori dello Stato del Kerala avvenuta il 15 febbraio 2012. I marò aspetterebbero la decisione in Italia.

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