La Provincia di Isernia approva il Piano Faunistico Venatorio e riduce l’impatto del danno da cinghiale

Nella sua ultima seduta ( 8/10/2015 ) il Consiglio Provinciale di Isernia ha approvato il Piano Faunistico venatorio della Provincia di Isernia – L. 11 febbraio 1992, n. 157.Lo strumento di pianificazione generale del territorio agro-silvo-pastorale articola la Provincia in comprensori omogenei finalizzati alla conservazione delle capacità riproduttive della fauna selvatica ed al contenimento naturale o mediante la regolamentazione del prelievo venatorio.
Nel piano faunistico vengono definite le oasi di protezione della fauna selvatica,le zone di ripopolamento e cattura, i centri pubblici e privati di riproduzione, le zone e i periodi di addestramento dei cani anche su fauna selvatica,i criteri di corresponsione degli incentivi ai proprietari dei fondi rustici adibiti all’ incremento della fauna, le zone destinate agli appostamenti fissi.
Il Piano vede la luce dopo circa 5 anni di gestazione e di confronto con i Sindaci dei territori oggetto di vincolo venatorio e delle Associazioni di categoria. Il Piano sostituisce il precedente datato 2005 e, insieme a quello di Campobasso, recentemente approvato dalla Provincia, consentirà alla Regione l’adozione del Piano regionale faunistico-venatorio, in ossequio alla L. 157/1992, attualmente fermo alla data del 1998.
Nelle more dell’adozione di questo provvedimento, che razionalizzerà e metterà a regime il settore, il Consiglio Provinciale ha richiesto un intervento alla Regione Molise per la riduzione dell’impatto causato dall’ eccessiva densità della specie ‘cinghiale’ sul territorio provinciale, consentendo una posticipazione della chiusura della stagione venatoria al gennaio 2016 , in attesa di una disciplina organica della caccia selezionata al cinghiale.

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