Chiusura della sede univesrsitaria isernina: interviene Brasiello

Nei prossimi giorni si terrà un incontro fra i vertici della Regione e quelli dell’Unimol per confrontarsi rispetto ad alcune questioni riguar­danti la sede universitaria di Isernia. Sul tale argomento, si registrano le di­chiara­zioni del sindaco Luigi Brasiello. «Allo stato attuale – ha affermato Brasiello, – sulla base anche di quanto verrà trattato nella riunione fra Regione Molise e Università, non c’è il ri­schio che Isernia perda i corsi di Beni Culturali e Lettere e di Scienze Politiche. In ogni caso, l’amministrazione comunale non farà man­care il suo impe­gno, giacché rilanciare il polo accademico cittadino è uno dei punti priori­tari del nostro programma.

Ci conforta anche la Regione che ha espresso la ferma volontà di scon­giurare ogni eventuale ridimensiona­mento della sede universitaria iser­nina. E anche i nostri parlamentari sono efficacemente impegnati in tale direzione.
Per quanto è dato sapere, uno dei motivi di incomprensione fra Unimol e Regione è stato il mancato versamento delle quote regionali dei canoni di locazione per la sede di via Mazzini a Isernia. E qui va eviden­ziato che si tratta di somme relative ai fitti del 2011 e del 2012, quando era in ca­rica l’ex giunta regionale».
Il sindaco ha poi aggiunto: «Ho letto sulla stampa le considerazioni di Maz­zuto. Le ho apprezzate, ma sarebbe opportuno che la Provincia ren­desse tangibile il suo impegno ben oltre le semplici dichiarazioni. Il Co­mune lo farà senz’altro».
Quindi, ha concluso: «La presenza dell’università a Isernia è un ele­mento vitale, l’unica grande risorsa per il tessuto culturale, econo­mico e so­ciale. Non permetteremo a nessuno di privarcene».

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