domenica, Aprile 27, 2025
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Funerali Papa Francesco, l’omelia: “Si è speso per gli ultimi e per la pace, ora preghi per noi”

(Adnkronos) – Nell'omelia della messa esquiale per Papa Francesco celebrata oggi, 26 aprile, sul sagrato di San Pietro, il cardinal decano Giovanni Battista Re ripercorre l'"intenso Pontificato" di Bergoglio dalla scelta di chiamarsi Francesco alla sua voce contro gli orrori della guerra.  "In questa maestosa piazza di San Pietro, nella quale Papa Francesco tante volte ha celebrato l’Eucarestia e presieduto grandi incontri nel corso di questi 12 anni, siamo raccolti in preghiera attorno alle sue spoglie mortali col cuore triste, ma sorretti dalle certezze della fede, che ci assicura che l’esistenza umana non termina nella tomba, ma nella casa del Padre in una vita di felicità che non conoscerà tramonto", scandisce Re. "A nome del Collegio dei cardinali ringrazio tutti i presenti. Con intensità di sentimento rivolgo un deferente saluto e vivo ringraziamento ai Capi di Stato, ai Capi di Governo e alle delegazioni ufficiali venute da numerosi Paesi ad esprimere affetto, venerazione e stima verso il Papa che ci ha lasciati", dice Re. "Il plebiscito di manifestazioni di affetto e di partecipazione, che tutti abbiamo visto in questi giorni dopo il suo passaggio da questa terra all’eternità, ci dice quanto l’intenso Pontificato di Papa Francesco abbia toccato le menti ed i cuori", l'omaggio del porporato. "La sua ultima immagine, che rimarrà nei nostri occhi e nel nostro cuore, è quella di domenica scorsa, Solennità di Pasqua, quando Papa Francesco, nonostante i gravi problemi di salute, ha voluto impartirci la benedizione dal balcone della Basilica di San Pietro e poi è sceso in questa piazza per salutare dalla papamobile scoperta tutta la grande folla convenuta per la Messa di Pasqua. Con la nostra preghiera vogliamo ora affidare l’anima dell’amato Pontefice a Dio, perché Gli conceda l’eterna felicità nell’orizzonte luminoso e glorioso del suo immenso amore".  Papa Francesco ha scelto la via del dono fino alla fine dei suoi giorni, sottolinea Re nell'omelia. "Nonostante la sua finale fragilità e sofferenza, papa Francesco ha scelto di percorrere questa via di donazione fino all’ultimo giorno della sua vita terrena. Egli ha seguito le orme del suo Signore, il buon Pastore, che ha amato le sue pecore fino a dare per loro la sua stessa vita. E lo ha fatto con forza e serenità, vicino al suo gregge, la Chiesa di Dio". Il cardinale Re si è soffermato quindi sulla scelta del nome come successore di Pietro da parte di Jorge Mario Bergoglio: "La decisione di prendere il nome Francesco apparve subito come la scelta di un programma e di uno stile su cui egli voleva impostare il suo Pontificato, cercando di ispirarsi allo spirito di San Francesco d’Assisi. Conservò sempre il suo temperamento e la sua forma di guida pastorale, e diede subito l’impronta della sua forte personalità nel governo della Chiesa, instaurando un contatto diretto con le singole persone e con le popolazioni, desideroso di essere vicino a tutti, con spiccata attenzione alle persone in difficoltà, spendendosi senza misura, in particolare per gli ultimi della terra, gli emarginati". "È stato un Papa in mezzo alla gente con cuore aperto verso tutti. Inoltre – ricorda il cardinal decano – è stato un Papa attento al nuovo che emergeva nella società ed a quanto lo Spirito Santo suscitava nella Chiesa. Con il vocabolario che gli era caratteristico e col suo linguaggio ricco di immagini e di metafore, ha sempre cercato di illuminare con la sapienza del Vangelo i problemi del nostro tempo, offrendo una risposta alla luce della fede e incoraggiando a vivere da cristiani le sfide e le contraddizioni di questi nostri anni di cambiamenti, che amava qualificare 'cambiamento di epoca'. Aveva grande spontaneità e una maniera informale di rivolgersi a tutti, anche alle persone lontane dalla Chiesa". "Ricco di calore umano e profondamente sensibile ai drammi odierni, Papa Francesco – sottolinea Re – ha realmente condiviso le ansie, le sofferenze e le speranze del nostro tempo della globalizzazione, e si è donato nel confortare e incoraggiare con un messaggio capace di raggiungere il cuore delle persone in modo diretto e immediato. Il suo carisma dell’accoglienza e dell’ascolto, unito ad un modo di comportarsi proprio della sensibilità del giorno d’oggi, ha toccato i cuori, cercando di risvegliare le energie morali e spirituali". "Il primato dell’evangelizzazione – osserva ancora nell'omelia – è stato la guida del suo Pontificato, diffondendo, con una chiara impronta missionaria, la gioia del Vangelo, che è stata il titolo della sua prima Esortazione Apostolica Evangelii gaudium. Una gioia che colma di fiducia e speranza il cuore di tutti coloro che si affidano a Dio". "Filo conduttore della missione" di papa Francesco "è stata anche la convinzione che la Chiesa è una casa per tutti; una casa dalle porte sempre aperte. Ha più volte fatto ricorso all’immagine della Chiesa come 'ospedale da campo' dopo una battaglia in cui vi sono stati molti feriti; una Chiesa desiderosa di prendersi cura con determinazione dei problemi delle persone e dei grandi affanni che lacerano il mondo contemporaneo; una Chiesa capace di chinarsi su ogni uomo, al di là di ogni credo o condizione, curandone le ferite". Re ricorda gli "innumerevoli gesti e le sue esortazioni in favore dei rifugiati e dei profughi. Costante è stata anche l’insistenza nell’operare a favore dei poveri".  "È significativo che il primo viaggio di papa Francesco sia stato quello a Lampedusa, – ricorda Re tra gli applaudi della Piazza – isola simbolo del dramma dell’emigrazione con migliaia di persone annegate in mare. Nella stessa linea – sottolinea sintetizzando il senso dei 47 viaggi apostolici – è stato anche il viaggio a Lesbo, insieme con il Patriarca Ecumenico e con l’Arcivescovo di Atene, come pure la celebrazione di una messa al confine tra il Messico e gli Stati Uniti, in occasione del suo viaggio in Messico".  Dei suoi "47 faticosi Viaggi Apostolici – afferma Re – resterà nella storia in modo particolare quello in Iraq nel 2021, compiuto sfidando ogni rischio. Quella difficile Visita Apostolica è stata un balsamo sulle ferite aperte della popolazione irachena, che tanto aveva sofferto per l’opera disumana dell’ISIS. È stato questo un Viaggio importante anche per il dialogo interreligioso, un’altra dimensione rilevante della sua opera pastorale. Con la Visita Apostolica del 2024 a quattro Nazioni dell’Asia-Oceania, il Papa ha raggiunto 'la periferia più periferica del mondo'". Papa Francesco "ha sempre messo al centro il Vangelo della misericordia, sottolineando ripetutamente che Dio non si stanca di perdonarci: Egli perdona sempre qualunque sia la situazione di chi chiede perdono e ritorna sulla retta via". Lo ha ricordato il Cardinale decano Giovanni Battista Re nell'omelia funebre ricordando che Francesco volle " il Giubileo Straordinario della Misericordia, mettendo in luce che la misericordia è 'il cuore del Vangelo'. Misericordia e gioia del Vangelo sono due parole chiave di Papa Francesco. In contrasto con quella che ha definito 'la cultura dello scarto', ha parlato della cultura dell’incontro e della solidarietà. Il tema della fraternità ha attraversato tutto il suo Pontificato con toni vibranti". Re ha quindi ricordato la Lettera Enciclica “Fratelli tutti” dove Francesco "ha voluto far rinascere un’aspirazione mondiale alla fraternità, perché tutti figli del medesimo Padre che sta nei cieli. Con forza ha spesso ricordato che apparteniamo tutti alla medesima famiglia umana". Quindi, il documento sulla Fratellanza Umana firmato nel viaggio negli Emirati Arabi nel 2019. Rivolgendosi agli uomini e alle donne di tutto il mondo, "con la Lettera Enciclica Laudato si’ – sottolinea Re – ha richiamato l’attenzione sui doveri e sulla corresponsabilità nei riguardi della casa comune". "Di fronte all’infuriare delle tante guerre di questi anni, con orrori disumani e con innumerevoli morti e distruzioni – ricorda poi Re tra gli applausi di piazza San Pietro – papa Francesco ha incessantemente elevato la sua voce implorando la pace e invitando alla ragionevolezza, all’onesta trattativa per trovare le soluzioni possibili, perché la guerra – diceva – è solo morte di persone, distruzioni di case, ospedali e scuole. La guerra lascia sempre il mondo peggiore di come era precedentemente: essa è per tutti sempre una dolorosa e tragica sconfitta".  "'Costruire ponti e non muri' è un’esortazione che egli ha più volte ripetuto e il servizio di fede come Successore dell’Apostolo Pietro è stato sempre congiunto al servizio dell’uomo in tutte le sue dimensioni", sottolinea. "In unione spirituale con tutta la cristianità siamo qui numerosi a pregare per Papa Francesco perché Dio lo accolga nell’immensità del suo amore. Papa Francesco soleva concludere i suoi discorsi e i suoi incontri dicendo: 'Non dimenticatevi di pregare per me'. Caro Papa Francesco, ora chiediamo a Te di pregare per noi e che dal cielo Tu benedica la Chiesa, benedica Roma, benedica il mondo intero, come domenica scorsa hai fatto dal balcone di questa Basilica in un ultimo abbraccio con tutto il popolo di Dio, ma idealmente anche con l’umanità che cerca la verità con cuore sincero e tiene alta la fiaccola della speranza".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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MotoGp, pole record di Quartararo a Jerez. Inseguono le Ducati

(Adnkronos) – Un super Fabio Quartararo si prende la pole position a Jerez e chiude le qualifiche davanti alle Ducati di Marquez e Bagnaia, che nel Gran Premio di domani 27 aprile partiranno rispettivamente al secondo e al terzo posto. Dopo un digiuno di 1133 giorni, il pilota della Yamaha ritorna in grande stile siglando il nuovo record della pista con un clamoroso 1:35.610 (Marquez staccato di 0.033, Bagnaia di 0.145) . In seconda fila partiranno Alex Marquez, Morbidelli e Vinales.  Alle 15 la MotoGp torna in pista per la gara sprint per assegnare i primi punti del weekend spagnolo.  Ecco la griglia di partenza del Gp di Jerez dopo le qualifiche: 1. Quartararo 2. M. Marquez 3. Bagnaia 4. A. Marquez 5. Morbidelli 6. Vinales 7. Aldeguer 8. Di Giannantonio 9. Mir 10. Zarco 11. Bezzecchi 12. Acosta —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Amici, stasera 26 aprile: gli ospiti e le anticipazioni della sesta puntata

(Adnkronos) – Questa sera, sabato 26 aprile, Maria De Filippi conduce in prima serata su Canale5 il sesto appuntamento dello show 'Amici' edizione numero 24. Superospite musicale della puntata è Achille Lauro, che presenterà il suo ultimo singolo 'Amor'. Gli allievi tornano sul palco pronti per affrontare nuove sfide con straordinarie esibizioni di canto e di ballo. Sono 8 i talenti rimasti in gara nel talent show di Maria De Filippi, in onda su Canale 5, suddivisi in tre squadre. I cantanti Antonia, Jacopo Sol, Nicolò e Trigno e i ballerini Alessia, Chiara, Daniele e Francesco. A giudicare le loro performance, una giuria d'eccezione composta da Amadeus, Cristiano Malgioglio ed Elena D'Amario. In studio questa sera ci sarà Achille Lauro che si esibirà con due brani: ‘Amor’ e ‘Incoscienti giovani’, il singolo già certificato platino. Entrambi i brani estratti dal nuovo album ‘Comuni mortali’. Presente anche il cantautore Holden, che torna sul palco del talent show per presentare per la prima volta il suo nuovo singolo ‘Autodistruzione’. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Agnone trionfa ad Olio in Cattedra 2024-2025.Primo posto nella categoria MasterOil

Molise protagonista di “Olio in Cattedra 2024- 2025”. La Città dell’Olio di Agnone (IS) trionfa nel progetto educativo ideato dall’Associazione nazionale Città dell’Olio per promuovere la cultura dell’olio e del paesaggio olivicolo nelle scuole elementari e superiori che quest’anno compie 20 anni.

Le classi 4-5 A dell’Istituto “I.O. D’Agnillo” si sono aggiudicate il primo posto con l’elaborato “A pranzo con EVO” per aver condotto un’accurata ricerca su tutta la produzione olearia del Molise, identificando le Dop presenti ma anche le piccole aziende a conduzione familiare, le tipologie di cultivar con riferimento al tradizionale “zirro” provvista di olio di famiglia. Il progetto proposto dagli studenti rappresenta un richiamo ai valori della comunità. Inoltre, le ricette realizzate, coniugando innovazione e tradizione, risultano facilmente replicabili e ben presentate attraverso il coinvolgimento della comunità. 

Il tema di questa edizione di “Olio in Cattedra” era “Olio EVO: espressione di Comunità era “Olio EVO: espressione di Comunità”. Per la sezione MasterOil rivolta agli Istituti Alberghieri il focus era: “L’olio EVO per cucinare insieme”. È stato chiesto agli studenti di immaginare un corso di cucina in tre lezioni dedicato all’olio extra vergine d’oliva del territorio, volto a instaurare e promuovere un senso di comunità fra studenti e partecipanti.

“Olio in Cattedra è un progetto che non invecchia mai. Celebrare i suoi 20 anni significa riconoscere l’impegno costante delle Città dell’Olio nella formazione delle nuove generazioni – ha dichiarato Michele Sonnessa, Presidente dell’Associazione – Ringrazio tutte le scuole che hanno partecipato con passione, gli insegnanti che si sono messi in gioco e i ragazzi che ci hanno restituito storie emozionanti. Riflettere sul significato delle Comunità dell’Olio è un modo per rafforzare il nostro legame con la terra, con la pace e con i valori della cooperazione. Ne abbiamo sempre più bisogno.”

“Desidero complimentarmi con alunni e insegnanti per l’entusiasmo e l’impegno che hanno dimostrato – ha detto Giovanni Di Matteo Coordinatore regionale delle Città dell’Olio del Molise – la scoperta di una coltura millenaria come quella dell’olivo, simbolo di pace e convivenza tra i popoli, rafforza il senso di comunità nei più giovani da cui dipende il nostro futuro. Anche noi adulti, però, dobbiamo continuare a fare la nostra parte, promuovendo al meglio le nostre eccellenze e il nostro paesaggio olivicolo, attraverso iniziative formative come questa, che fanno crescere nei giovanissimi la consapevolezza di essere custodi di un patrimonio di inestimabile valore”.

La premiazione di questa edizione di “Olio in Cattedra” si terrà, mercoledì 7 maggio alle ore 10.00 a Firenze, presso Palazzo Medici Riccardi nella Sala Luca Giordano. 

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Israele, Hamas: “Pronti al rilascio di tutti gli ostaggi in cambio di tregua di 5 anni”

(Adnkronos) – Hamas è pronto a raggiungere un accordo che prevede il rilascio di tutti gli ostaggi ancora detenuti a Gaza in cambio di una tregua di cinque anni con Israele per porre fine alla guerra in corso. Lo ha reso noto un funzionario del gruppo islamista. "Hamas è pronto per uno scambio di prigionieri (ostaggi israeliani in cambio di prigionieri palestinesi, ndr) in un'unica operazione e in cambio di una tregua di cinque anni", ha detto il funzionario all'Afp, parlando a condizione di anonimato, prima dell'incontro previsto fra una delegazione del movimento con i mediatori al Cairo. La delegazione di Hamas arriverà oggi in Egitto per negoziare un futuro accordo di cessate il fuoco. Intanto New York Times rivela che Israele ha utilizzato strumenti di intelligenza artificiale per colpire i leader di Hamas nella guerra a Gaza. Il quotidiano Usa cita un attacco dell'Idf avvenuto alla fine di ottobre 2023 che colpì Ibrahim Biari, comandante del battaglione Jabalia Centrale di Hamas, che, secondo il giornale, l'esercito israeliano riuscì a localizzare utilizzando uno strumento audio basato sull'intelligenza artificiale per tracciare la posizione da cui effettuava le telefonate. Le Forze di Difesa Israeliane hanno affermato che l'attacco che uccise Biari, in cui morirono oltre 125 civili, prese di mira un complesso di tunnel di Hamas sotto un campo profughi densamente popolato. L'incidente è oggetto di indagine da parte dell'esercito. Oltre a errori che avrebbero causato vittime civili, funzionari israeliani e statunitensi citati dal New York Times affermano che ci sono stati anche casi in cui la tecnologia di intelligenza artificiale ha causato identificazioni errate e arresti. Il rapporto afferma che Israele ha impiegato l'intelligenza artificiale per identificare volti parzialmente oscurati o feriti tramite riconoscimento facciale, creare elenchi di possibili obiettivi e creare un chatbot arabo per scansionare e analizzare messaggi di testo e social media. Molte di queste tecnologie sono state create in collaborazione tra l'Unità 8200 dell'intelligence militare e i riservisti impiegati presso importanti aziende tecnologiche. L'Unità 8200 ha creato quello che è diventato noto come "The Studio", un centro di innovazione e un luogo in cui gli esperti si confrontano con i progetti di intelligenza artificiale. Inoltre, Israele avrebbe utilizzato lo stesso strumento audio che ha aiutato a localizzare Biari nell'ambito dei suoi sforzi per trovare gli ostaggi trattenuti nei tunnel sotto Gaza; due ufficiali israeliani hanno affermato che nel tempo è stato perfezionato per localizzare le persone con maggiore precisione. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Comune di Campobasso: approvati 4 ordini del giorno dell’opposizione

Una seduta di Consiglio, quella del 24 aprile 2025, che ha celebrato la Politica fatta per la Gente!

Come capogruppo di Forza Italia ho redatto e fortemente sostenuto con tutti i colleghi dell’Area Moderata 4 ordini del giorno, frutto del lavoro condiviso di questi mesi nelle competenti Commissioni consiliari.

Una considerevole attenzione alle Contrade, finalmente… abbiamo richiesto che circa 44 nuovi punti luce, vengano destinati esclusivamente per implementare i sistemi di illuminazione pubblica delle contrade, cercando di venire incontro alle istanze registrate in sede di X Commissione consiliare dove diversi rappresentati opportunamente auditi hanno manifestato questo bisogno (tra gli altri); questo intervento in aggiunta ad altre opportunità derivanti dalle economie risultanti dalla gestione del Project Financing della Illuminazione Pubblica Cittadina che ammontano ad oltre 500.000 euro.

Inoltre abbiamo richiesto la copertura economica necessaria per attuare gli Ordini del giorno votati in sede di Monotematico sul Centro Storico che annoverano a loro interno la riqualificazione del Borgo Antico, con arredi urbani, pubblica illuminazione artistica, rigenerazione verde e valorizzazione culturale con l’attuazione del progetto “Vicoli d’arte”.

Abbiamo voluto inoltre attenzionare le necessità di sicurezza della Città richiedendo lo stanziamento di ulteriori risorse economiche per potenziare i Servizi di Polizia Urbana a sostegno della sicurezza pubblica, anche con l’attivazione del terzo turno serale/notturno anche con il potenziamento della Pianta Organica; attività finalizzate al controllo delle aree sensibili attraverso ronde nel Borgo Antico e pattugliamenti territoriali!

Da ultimo, ma non per ultimo abbiamo voluto valorizzare l’ulteriore lavoro svolto nella Commissione Mobilità, presieduta dal Consigliere di Forza Italia Cefaratti Nicola, che ha messo il luce la necessità di attenzionare alcune intersezioni stradali con la realizzazione di nuove rotonde che possano convogliare il traffico in totale sicurezza, cercando di fronteggiare le criticità rilevate, le stesse che negli ultimi mesi hanno registrato una serie di sinistri stradali con danni a cose e persone!

Il Rendiconto dell’Ente ha messo in evidenza un Avanzo di gestione pari a Euro 2.423.376.00; Somma importante che potrà dare risposte celeri a bisogni datati.

I nostri Ordini del Giorno impegnano oltre 1,5 milione di euro per esigenze della Città!

Questo ha indotto l’Area Moderata (Forza Italia-Popolari per l’Italia-Udc-Noi Moderati) a condividere l’atto consiliare votandolo nel precipuo ed esclusivo interesse della Gente!

Siamo stati eletti per amministrare la cosa pubblica, non per fare ostruzionismo becero, o la Politica da palcoscenico (anche malfatta!!)!

La Politica diceva Papa Francesco:

“Il Santo Padre ha detto che la politica serve e che di fronte a tante forme di politica meschine, tese all’interesse immediato, la grandezza politica si mostra quando in momenti difficili si opera sulla base di grandi principi, pensando al bene comune e a lungo termine”.

I Gruppi consiliari di Forza Italia, Popolari per l’Italia, Udc e Moderati in comune a Campobasso hanno reso merito a questo monito.

CAMPOBASSO PRIMA DI TUTTO

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La Cassazione sul Jobs Act, ha già ampliato la tutela reintegratoria

Alfredo Magnifico

Il D.Lgs. 23/2015 -Jobs Act- già dal 7 marzo 2015 ha sottratto la tutela di reintegra prevista dall’art.18 “Statuto dei lavoratori” agli assunti a tempo indeterminato prevedendo, in caso di licenziamento “dichiarato illegittimo”, per assenza di giusta causa o di giustificato motivo, una monetizzazione “a tutele crescenti” ed in alternativa alla reintegra nel posto di lavoro, ha creato  due trattamenti differenti, in caso di licenziamento, determinati dalla data di assunzione.

La Corte costituzionale è intervenuta in materia di licenziamenti illegittimi, con due sentenze ed ha modificato, in modo significativo, le tutele per i lavoratori a cui si applica il cosiddetto Jobs Act, in tale contesto si colloca il referendum abrogativo del D.Lgs. n. 23/2015 dichiarato ammissibile dalla Corte costituzionale.

Le sentenze n. 22/2024 e la n. 128/2024, sono una svolta nel sistema di protezione contro i licenziamenti ingiustificati ed ampliano le ipotesi previste per la reintegra del lavoratore nel posto di lavoro, anche per i lavoratori sottoposti alla normativa del Jobs Act.

Con la sentenza n. 22/2024 la Cassazione ha  dichiarato l’illegittimità dell’articolo 2, comma 1, del Decreto Legislativo. n. 23/2015, nella parte in cui limita la reintegrazione ai soli casi di nullità “espressamente previsti dalla legge”, cosi che la reintegra ora è riconosciuta in tutti i casi di nullità del licenziamento, anche se non espressamente previsti dalla legge, ma riconducibili ai principi generali dell’ordinamento.

Con la sentenza n. 128/2024 si è avuta un’ulteriore estensione della tutela reintegra ai licenziamenti per giustificato motivo oggettivo, ampliando la protezione dei lavoratori, dichiarando incostituzionale la norma del Jobs Act, che limitava la reintegra solo ai casi di licenziamenti disciplinari e stabilisce che “la tutela reintegratoria attenuata” deve applicarsi anche ai licenziamenti per giustificato motivo oggettivo, nel caso in cui venga accertata in giudizio l’insussistenza del fatto materiale alla base del licenziamento.

Tali sentenze hanno ridefinito il sistema di tutele contro i licenziamenti ingiustificati, superando le rigidità introdotte dal Jobs Act.

Il referendum “abrogativo” del D.Lgs. 23/2015 dichiarato ammissibile dalla Corte Costituzionale, se approvato da parte degli elettori, ripristinerebbe per tutti i lavoratori operanti in unità produttive con più di 15 dipendenti, la normativa dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, nel testo riformato dalla legge n. 92/2012, ossia la regola della reintegrazione nel posto di lavoro nei casi più gravi di licenziamento illegittimo (perché del tutto privi di giusta causa o di giustificato motivo).

Il referendum si sovrappone alle sentenze della Corte costituzionale, promuovendo l’integrale abrogazione del D.Lgs. 23/2015, per ripristinare la disciplina dell’articolo 18.

I promotori del referendum, intendono: rafforzare la posizione del lavoratore nei confronti del datore di lavoro, ripristinare la reintegra come sanzione ed effetto dissuasivo e deterrente.

La Corte costituzionale, nel comunicato del 7 febbraio 2025, ha precisato che con “l’approvazione del quesito abrogativo, il risultato di un ampliamento delle garanzie per il lavoratore non si verificherebbero nelle ipotesi di invalidità” del licenziamento, in particolare; “nel caso del licenziamento intimato al lavoratore assente per malattia o infortunio, o “per disabilità fisica o psichica, “si avrebbe un arretramento di tutela”.

Il quesito referendario chiama il corpo elettorale “a una valutazione, complessiva e generale, che prescinde dalle specifiche e differenti disposizioni normative, senza perdere la propria matrice unitaria”.

Non per ribadire la mia posizione, allora esposta alla Leopolda, dove fui invitato dall’allora On, Venittelli, che il Jobs Act sarebbe stato una grande iattura per la sicurezza dei diritti dei lavoratori.

In caso di abrogazione del D.Lgs. 23/2015, si avrebbe un’armonizzazione del sistema normativo in vigore in materia di licenziamenti che attualmente si divide in due differenti normative, da applicarsi a seconda che il lavoratore sia stato assunto prima o dopo il 7 marzo 2015, le recenti sentenze della Corte costituzionale, hanno ripristinato lo status quo ante, l’intervento appare “tardivo e privo di quella efficacia” che i lavoratori avrebbero voluto avere tempestivamente e non con un ritardo di dieci anni.

Alfredo Magnifico

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Fc 25 celebra la stagione calcistica con il Team of the Season

(Adnkronos) – Il 25 aprile segna l’inizio della celebrazione della stagione calcistica internazionale attraverso il lancio del Team of the Season (Tots) di Ea Sports Fc 25. L’iniziativa premia i giocatori che si sono distinti durante l’anno per le loro prestazioni eccezionali, offrendo agli appassionati la possibilità di rivivere i momenti salienti della stagione sia su Fc 25 sia su Fc Mobile Ultimate Team. La prima squadra Tots è disponibile da oggi fino al 2 maggio su Ea sports fc 25 e include i protagonisti dei campionati Ligue 1 McDonalds, Arkema Premiere Ligue ed Eredivisie. L’obiettivo è far rivivere ai fan le emozioni dei maggiori campionati attraverso la selezione dei migliori talenti maschili e femminili, con aggiornamenti settimanali dedicati ai diversi tornei. Ogni settimana sarà celebrato un campionato diverso, con i migliori atleti annunciati attraverso i canali ufficiali. Il calendario completo dell’iniziativa, che mette in risalto i giocatori più meritevoli a livello mondiale, è disponibile online. Il pubblico ha già avuto l’opportunità di votare i protagonisti del massimo campionato inglese, rivivendo alcune delle prestazioni più memorabili della stagione. Attualmente sono aperte anche le votazioni per i Tots della Bundesliga, offrendo ai fan ulteriori occasioni di partecipazione attiva. Per Fc Mobile, il Team of the Season sarà lanciato come evento in-game il 29 aprile, iniziando con i migliori talenti della Ligue 1 McDonalds, oltre alle Icone del gioco. A seguire, saranno proposti capitoli settimanali dedicati alla Premier League, Bundesliga, LaLiga, Serie A e molti altri campionati. La campagna si concluderà con la pubblicazione dell’Ultimate Tots, una selezione dei migliori oggetti Tots rilasciati durante tutta l’iniziativa, raccolti in un’unica squadra finale. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Bobo Vieri sta meglio dopo il malore alle Maldive: “Non è polmonite”

(Adnkronos) – Dopo il ricovero alle Maldive l'ex attaccante Christian Vieri sta meglio. 'Bobo' ha rassicurato e ringraziato tutti i fan e i follower per i tantissimi messaggi, con una story su Instagram.  L’ex bomber 51enne è stato visitato dal medico che gli ha prescritto farmaci e un periodo di convalescenza. “Ho visto ieri il medico, per fortuna non è polmonite, ho delle medicine, mi devo curare, devo stare a riposo 10-15 giorni però tutto apposto. Grazie a tutti per i messaggi…”. L'ex calciatore, in vacanza alle Maldive con la moglie Costanza Caracciolo e le due figlie Stella e Isabel, si è trovato costretto a rientrare in Italia dopo aver accusato un malore. A raccontare cosa è accaduto è stato lo stesso Vieri che ieri sui social ha condiviso le foto dell'ospedale in cui è stato ricoverato. L'ex attaccante della Nazionale è stato immortalato con la maschera per l'ossigeno, spiegando nelle stories successive cosa è successo. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Usa, Fbi arresta giudice: “Ha aiutato immigrato a eludere fermo”

(Adnkronos) – L'Fbi ha arrestato una giudice nel Wisconsin accusata di aver aiutato un immigrato a "eludere l'arresto". Lo ha reso noto il direttore del Federal bureau of investigation, Kash Patel, precisando che Hannah Dugan, giudice di Milwaukee è sospettata di "aver intenzionalmente sviato gli agenti federali" da un immigrato inseguito dalle autorità federali. Da settimane negli Stati Uniti va in scena un duro scontro tra il presidente Donald Trump e i giudici sulla questione della deportazione dei migranti. Lo scontro sul tentativo di Trump di esercitare poteri senza precedenti in materia di espulsione dei migranti si è intensificato ulteriormente cinque giorni fa, quando il presidente Usa ha nuovamente preso di mira il sistema giudiziario, scrivendo su Truth Social (senza menzionare esplicitamente nessuno) che "giudici e funzionari della legge deboli e inefficaci stanno permettendo che questo attacco sinistro alla nostra Nazione continui, un attacco così violento che non sarà mai dimenticato!", in seguito alla decisione della Corte suprema di bloccare temporaneamente l’uso da parte di Trump di una legge del 18° secolo per espellere migranti venezuelani senza alcun processo. L’ordinanza ha sospeso, almeno temporaneamente, le espulsioni imminenti di migranti venezuelani detenuti in Texas, accusati di appartenere a gang criminali, secondo quanto denunciato da organizzazioni per i diritti umani. Samuel Alito, uno dei due giudici conservatori che si sono opposti al blocco, ha definito la decisione della maggioranza della Corte "giuridicamente discutibile", scrivendo nel suo parere dissenziente che l'organo giuridico "ha emesso, letteralmente nel cuore della notte, un provvedimento di emergenza senza precedenti e giuridicamente incerto, senza ascoltare la parte contraria". La decisione impedisce per ora al governo di continuare ad applicare la Alien Enemies Act del 1798, una legge invocata l’ultima volta per internare cittadini nippo-americani durante la Seconda guerra mondiale. L’amministrazione Trump è in conflitto con giudici federali, associazioni per i diritti civili e democratici, che la accusano di calpestare i diritti costituzionali nel tentativo accelerato di espellere migranti, spesso senza la possibilità di un’udienza. "Siamo sempre più vicini a una crisi costituzionale", ha dichiarato la senatrice democratica Amy Klobuchar alla Cnn, "Donald Trump ci sta trascinando nel fango di una crisi istituzionale". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Campobasso

Isernia

Termoli