Secondo i dati diffusi dall’Istituto Nazionale di statistica, il mese di maggio segna una diminuzione della fiducia da parte dei consumatori. I consumatori sono poco fiduciosi sul futuro del nostro Paese, ad incidere pesantemente sono disoccupazione e situazione economica che rappresentano le fonti principali di preoccupazione con giudizi negativi in aumento, condizione che inevitabilmente influisce sul clima generale dei consumatori che diminuisce inesorabilmente nel mese di maggio.
Unica nota positiva è l’aumento della fiducia dei consumatori verso le imprese.
L’indice composito del clima di fiducia per le imprese (Iesi) aumenta da 102.7 a 103,4,in particolare aumenta la fiducia verso gli ordini delle imprese di costruzioni e le attese sugli ordini nel settore dei servizi. Peggiorano invece i giudizi sugli ordini delle imprese manifatturiere e nel commercio al dettaglio in generale e sulle vendite future.
La riduzione dell’indice relativo alla fiducia è un pessimo segnale per l’economia nazionale e si rifletterà in modo diretto sulla propensione alla spesa da parte delle famiglie nel breve termine il timore espresso dalle associazioni dei consumatori e che l’ennesimo calo della fiducia registrato a maggio sia il preambolo di una estate “fredda” per gli italiani sul fronte dei consumi, in un momento in cui al contrario servirebbe sostenere la domanda interna. Se le famiglie sono meno ottimiste sul futuro, infatti, saranno indotte a ridurre i budget di spesa e a rimandare a periodi migliori gli acquisti.
Alfredo Magnifico
Istat: Cala il clima di fiducia dei consumatori
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