Edilizia esclusa dalla cessione crediti agevolata. L’Acem si rivolge ai parlamentari molisani

acemL’ACEM – Associazione Costruttori Edili del Molise – con nota a firma del Presidente Corrado Di Niro si è rivolta questa mattina ai Parlamentari Molisani Venittelli, Leva, Ruta e Di Giacomo ed all’ANIEM (Associazione Nazionale a cui aderisce), sul decreto legge sull’IRPEF e la spending review che esclude le imprese dell’edilizia operanti nel settore delle opere pubbliche dal nuovo meccanismo di cessione dei crediti, agevolato dalla Cassa depositi e prestiti.

In sostanza, il decreto legge n. 66/2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 aprile scorso, prevede che la Cassa depositi e prestiti acquisti dalle banche i debiti ceduti dai creditori nell’ambito di operazioni garantite dallo Stato: la banca prende in carico il credito e, poi, grazie a una convenzione tra Abi e Cdp, lo cede alla Cassa che può ridefinire i tempi dei pagamenti per dare ossigeno alle imprese creditrici.
Tuttavia, così come formulato, il decreto poiché si riferisce ai debiti della Pubblica Amministrazione di sola parte corrente con esclusione del “conto capitale”, relativo agli investimenti per le opere pubbliche, esclude dall’applicazione i pagamenti alle imprese edili inerenti i lavori pubblici.
Nell’evidenziare la disparità di trattamento che danneggia fortemente le aziende del settore delle costruzioni, peraltro tra le più vessate dalla grave recessione in corso, l’ACEM nella lettera odierna ha chiesto l’impegno fattivo dei Parlamentari Molisani e dell’ANIEM affinché in sede di conversione in legge del provvedimento, siano adottati gli opportuni accorgimenti necessari ad includere nel meccanismo le imprese del settore che avanzano crediti dalle Pubbliche Amministrazioni per lavori pubblici eseguiti e non ancora liquidati.

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