Pilone scrive al Prefetto: ripristino delle basilari regole democratiche al Comune di Campobasso

Riceviamo e pubblichiamo

Con la presente si comunica che, il sottoscritto Capo Gruppo di Democrazia Popolare al Comune di Campobasso, Francesco PILONE ha inoltrato una lettera al Prefetto di Campobasso Dott. Francescopaolo DI MENNA, e per conoscenza all’Albo Nazionale dei Segretari Comunali e Provinciali, in merito a quanto sta accadendo presso l’Amministrazione Comunale di Campobasso attraverso l’adozione di atti e il verificarsi di accadimenti che, oltre che a minare le basilari norme democratiche che regolano il nostro ordinamento, hanno provocato, molto probabilmente, anche la decisione dell’ormai ex Segretario Generale del Comune di Campobasso, Dott. Giuseppe DE CICCO, di rimettere il proprio mandato.

Vado ai fatti!

Come è ormai noto, in relazione alla vergognosa deliberazione di G.C. n° 161 del 07.08.15 circa la modifica della struttura organizzativa dell’Ente, il sottoscritto, con i colleghi dell’opposizione, ha presentato nello scorso mese di Agosto, una mozione volta al ritiro della Delibera.

In occasione della discussione del documento, avvenuta nella seduta di Consiglio Comunale del 10 Settembre u.s., il Segretario Generale del Comune di Campobasso, Dott. DI CICCO Giuseppe, interpellato dal sottoscritto per esprimere un parere tecnico sulla questione, ha comunicato all’aula che in relazione alla Delibera di G.C. n° 161 del 07.8.15 ha inoltrato per iscritto all’esecutivo comunale proprie osservazioni di merito. Preso atto di questa importantissima dichiarazione, al fine di essere messo al corrente di quanto sostenuto dal Segretario Generale nella sua missiva all’esecutivo in relazione alla Delibera di G.C. n° 161 del 07.8.15, ai sensi dell’art. 22 e seguenti della L. 241/90 e successive modifiche e integrazioni, in data 29 Settembre 2015 chiedo di potere esercitare il diritto d’accesso ai documenti amministrativi attraverso il rilascio di una copia delle osservazioni del Segretario Generale sopra citate.

In data 26 Ottobre 2015, con prot. N° 1739, il gabinetto sindacale del Comune di Campobasso mi inoltra la copia delle osservazioni del Segretario che, oltre che ad evidenziare tutti i dubbi di legittimità di un atto viziato nella sostanza, mettono in evidenza aspetti normativi che vanno in tutt’altra direzione rispetto agli indirizzi e alle questioni stabilite con l’atto giuntale.

Nello specifico, le osservazioni del Dott. Di Cicco ribadiscono che:

1. L’area di indirizzo e controllo viene collocata in posizione sovraordinata rispetto alle altre aree, andando in contrasto con la previsione regolamentare così come modificata dall’atto giuntale n° 256 del 16/12/2014 che viceversa colloca la nuova figura dirigenziale (Dott. Antonio IACOBUCCI) esterna nella struttura dell’Ente con funzioni e compiti alla stregua degli altri dirigenti.

2. L’attività di controllo interno, ex art. 147 bis e ter del testo Unico sull’Ordinamento degli Enti Locali (D. Lgl. 267/00) come modificato dal D.L. 174/12 convertito in Legge 213/12, è assicurata sotto la direzione del Segretario Generale; così come il controllo di gestione ai sensi dell’art. 6 del vigente regolamento per i controlli approvato dal C.C. con atto n° 3 del 05/02/13, è assicurato da apposita struttura che risponde al Segretario Generale. I predetti controlli sono strettamente correlati all’altra competenza attribuita per legge al Segretario in materia di prevenzione e corruzione (L. 190/12).

3. Non trova giustificazione la previsione del visto di conformità all’azione amministrativa agli indirizzi programmatici che viene data al dirigente Iacobucci, in quanto tale prerogativa spetta al Consiglio Comunale.

4. La verifica del raggiungimento degli obiettivi è rimessa al N.I.V. (Nucleo Interno di Valutazione) previsto per legge e non al Dirigente.

5. L’attribuzione all’Area diretta dal Dirigente Iacobucci dell’attività di supporto al N.I.V. è quanto meno anomala atteso che la competenza del N.I.V. è proprio quella di valutare il dirigente. (Controllato e controllore).

6. La Polizia Locale non può essere collocata nell’Area diretta da Iacobucci perché è in contrasto con la legge 65 del 07/03/86 concernente l’autonomia del Corpo di Polizia Locale “…il cui comandante deve essere sottoposto solamente al Sindaco”.

7. Il privare due unità dal servizio di controllo e prevenzione della corruzione e di supporto al N.I.V. (cosa che la Delibera in esame ha previsto) penalizza il Segretario Generale gravato dall’adempimento delle innumerevoli attività e scadenze connesse alla delicata materia.

Va fatto presente che tutte le osservazioni del Segretario Generale non sono state prese in considerazione da parte dell’Esecutivo Comunale.

In data 16 Ottobre 2015, il Dott. Giuseppe DI CICCO annuncia al Consiglio Comunale della città di Campobasso di rimettere il suo mandato di Segretario Generale del Comune di Campobasso.

Non solo!!! Attualmente l’Amministrazione Comunale del Capoluogo di regione è sprovvista di un Segretario Generale di nomina ufficiale e l’attuale Segretario facente funzione, essendo un dirigente di Area, non può “sovrintendere” la regolarità degli atti a favore dell’imparzialità da garantire sia all’organo giuntale che consiliare.

Per queste considerazioni e per il ripristino delle basilari regole democratiche ho inteso scrivere al Prefetto di Campobasso, organo periferico dell’Amministrazione statale con competenza generale e con funzioni di rappresentanza governativa a livello provinciale, rappresentante del governo a livello provinciale, sovrintendente alle residue funzioni amministrative esercitate dallo Stato e vigile sulle Autorità amministrative operanti nella provincia.

Sono convinto che saprà benissimo tutelare le legittime richieste del sottoscritto avanzate nel rispetto delle norme e ai fini del più corretto espletamento del proprio mandato amministrativo.

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