Il Comitato precari “storici” sanità denunciano: Stabilizzazioni di serie A, B e “ forse” C

A distanza di oltre due anni dalla approvazione della Riforma Madia che ha previsto, tra l’altro, la possibilità di stabilizzare i precari della Pubblica Amministrazione , l’Azienda Sanitaria del Molise ha recentemente adottato un provvedimento che ancora una volta penalizza i precari storici della sanità , circa 200 lavoratori che per anni hanno lavorato nell’azienda con contratti flessibili di collaborazione continuativa, sfruttati nelle capacità professionali possedute, senza diritto a congedi, non retribuiti in caso di malattie, con compensi non commisurati alla professionalità posseduta e al tipo di lavoro svolto .

È veramente frustante – si legge nella nota del Comitato precari della sanità – e mortificante dover apprendere dai mass media che la ASReM “ ha avviato le stabilizzazioni “Madia” per infermieri,terapisti , collaboratori amministrativi, assistenti amministrativi, veterinari e poi verificare che l’Azienda ha adottato un atto con cui intende stabilizzare solo il personale a tempo determinato ( vale a dire il personale che ha avuto per anni gli stessi diritti e lo stesso trattamento economico dei dipendenti di ruolo, ma con un contratto temporaneo …non limitato temporalmente), che l’avviso riguarda solo una delle possibilità prevista dalla norma ( assunzione diretta dei dipendenti a tempo determinato) e non viene prevista la ulteriore possibilità consentita dalla stessa disposizione normativa di stabilizzare anche i  lavoratori le cui tipologie contrattuali sono proprie quelle utilizzate in maggior numero dalla Amministrazione Sanitaria, sono le stesse che hanno generato il fenomeno del precariato in tutte le Pubbliche Amministrazioni e sono quelle che hanno determinato il Legislatore nazionale a legittimarne il superamento con la procedura derogatoria speciale delle stabilizzazioni , già perfezionata in tutte le altre Regioni.

Ma purtroppo – continua la nota – come ogni norma, l’applicazione in ambito regionale non è stata uniforme, nonostante le circolari esplicative ministeriali e le direttive alle Regioni . Precari di serie A  già stabilizzati, precari di serie B per i quali in corso o avviata la stabilizzazione e precari di serie C , in attesa da anni , ormai non più giovani , in gran parte disoccupati, delusi nelle legittime aspettative , con i requisiti per essere stabilizzati ma che non hanno avuto la stessa attenzione e sistemazione riservata ad altri colleghi, già favoriti da una tipologia contrattuale di dipendenza a tempo determinato di maggiore tutela lavorativa rispetto ai contratti di collaborazione continuativa , anche se sostanzialmente di fatto impegnati nelle stesse attività.

Paradossalmente l’avviso emesso dalla Azienda riguarda profili per i quali è già stata effettuata recentemente una prima procedura di stabilizzazione e profili cui possono partecipare solo quattro lavoratori. Una corretta informazione pubblica presupporrebbe verifica dei fatti e delle fonti, soprattutto se di provenienza politica…….

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