Gaetano Oriente puntualizza in merito al “Protocollo d’Intesa” sul concorso d’idee per scuole sicure del Comune di Campobasso

Le vicende che si sono susseguite e le notizie che sono state divulgate da vari organi d’informazione nei giorni scorsi, a partire dalla firma del cosiddetto “Protocollo d’intesa” sul concorso d’idee per le Scuole sicure siglato il 26 luglio scorso dal Comune di Campobasso, l’Ance ed Ordine degli Architetti, oltre che da alcune successive dichiarazioni rese da parte di amministratori del capoluogo, mi spingono, doverosamente, soprattutto per rispetto all’operato del Consiglio uscente dell’Ordine degli Ingegneri da me presieduto proprio sino al 26 luglio u.s., a condividere un po’ con tutti, alcune puntualizzazioni in merito all’intera vicenda.
Tutto ciò anche a beneficio di quei tanti ingegneri che, a valle della firma del “Protocollo”, mi hanno posto una domanda molto specifica: <<Come mai parlando di concorso d’idee e di scuole sicure, proprio noi che nel passato siamo stati fautori di concorsi d’idee e che siamo gli antesignani della sicurezza, non abbiamo partecipato a tale Protocollo?>>.
In mancanza quindi di chiarimenti e/o puntualizzazioni da parte di altri, mi corre l’obbligo di fare una rapida cronistoria di fatti e circostanze a partire da inizio marzo di quest’anno, quando, come Ordine, ricevemmo una bozza di “Protocollo d’Intesa” da firmare a quattro mani: Comune, Ance, noi e gli Architetti. In merito a ciò il Consiglio dell’Ordine ha dibattuto in due sedute consiliari quella
dell’1 e del 13 marzo, a conclusione della quale ultima, veniva elaborata una nota inviata al Comune, all’Ance ed all’Ordine degli Architetti. Tale nota è stata pubblicata e lo è tuttora anche sul sito del nostro Ordine.
In essa il Consiglio, sottolineando la bontà dell’iniziativa mirante a valorizzare la procedura del concorso di idee per la progettazione di opere pubbliche ed in
particolar modo di scuole, poneva però delle considerazioni in merito all’opportunità o meno per un Ordine professionale di intervenire con una “sponsorizzazione economica” dello stesso concorso di idee attraverso l’elargizione di un premio in denaro, anziché con la sola e doverosa assicurazione della volontaria disponibilità del proprio “know how”, delle
competenze professionali per essere inclusi con propri rappresentanti all’interno di quelle strutture tecniche organizzative e di gestione dello stesso concorso. Si ritenne quindi non opportuno destinare una somma di denaro come premio nel momento in cui, nel rispetto di quanto sancito dal Codice dei Contratti Pubblici, al/i vincitore/i del concorso si sarebbe affidato l’incarico di progettazione definitiva ed esecutiva dell’intero intervento. In questa eventuale
“sponsorizzazione economica” del concorso di idee si intravedeva un possibile << ……. potenziale turbamento delle dovute condizioni di imparzialità nei confronti di tutti i concorrenti partecipanti e provenienti soprattutto da realtà territoriali diverse da quelle provinciali…… >> con possibili strumentalizzazioni << ….. tanto da componenti esterne al mondo tecnico quanto da chi appartiene allo stesso mondo, soprattutto se al di fuori dei confini provinciali >>.
Fu deliberato quindi << ….. di voler aderire al “Protocollo d’Intesa” con il Comune di Campobasso, l’Ance e l’Ordine degli Architetti della Provincia di Campobasso, per i buoni principi generali in esso espressi e tesi all’implementazione della pratica progettuale del concorso di idee, con una partecipazione però a “costo zero” in termini di contributo finanziario da destinare quale premio ai vincitori dello stesso concorso di idee per le motivazione sopra addotte, mantenendo invece fermi tutti gli altri impegni in termini di volontaria partecipazione
all’iniziativa stabiliti dallo stesso “Protocollo d’Intesa”, nonché eventuali oneri economici necessari alla condivisione e gestione della piattaforma informatica “CON IDEE” offerta dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Campobasso….. >> oltre che << .. di dare opportuna comunicazione alle parti interessate, …… , di quanto sopra deliberato >>.
A valle di tutto ciò da parte dell’Amministrazione comunale di Campobasso, oltre che da parte delle altre due componenti interessate, non solo non vi è stata la minima reale interlocuzione con l’Ordine, quanto nemmeno un cenno di risposta, positiva o negativa che fosse e con relative adeguate motivazioni, a tale nostra nota ed alle correlate scelte operative individuate dal Consiglio inerenti quel “Protocollo d’Intesa”, risposta che invece ritengo sarebbe dovuta essere d’obbligo e doverosa. Mi riferisco a quel “Protocollo d’Intesa” perché naturalmente è di quello che stiamo parlando e non di altro; qualsiasi altra eventuale futura iniziativa collaterale e che non fosse integrativa di quel “Protocollo d’Intesa”, non sarebbe naturalmente la stessa cosa ma un fatto diverso, ben distinto ed autonomo.
Ancora mi corre l’obbligo di sottolineare come l’Ordine degli Ingegneri ha da sempre, soprattutto negli ultimi dieci anni ed in nome del bene comune dell’intera collettività, percorso proprio quella strada di sinergica collaborazione oggi tanto auspicata dalla componente politica, collaborazione a volte offerta e recepita, altre volte semplicemente offerta ma non recepita e non solo da parte dell’Amministrazione comunale di Campobasso, ma in generale da qualsiasi altra istituzione pubblica. Concludo puntualizzando anche alcune inesattezze
apparse a “macchia di leopardo” in merito a questa vicenda; ad esempio quella di confondere i sessantamila euro di premio offerto dal “Protocollo d’Intesa” per il/i vincitore/i del concorso di idee con l’onorario per la progettazione: il/i vincitore/i del concorso di idee sarà/anno giustamente incaricati della successiva progettazione ed oltre al premio ricevuto sarà/anno remunerati per la stessa progettazione definitiva ed esecutiva nei modi e nei termini previsti dalla vigente normativa in materia; altro aspetto che mi preme chiarire è il fatto che naturalmente, a differenza di come qualche organo di informazione telematico ha diffuso, gli ingegneri così come i geologi o i geometri è evidente che non “….. sono stati esclusi ……” nella maniera più assoluta dalla possibilità di partecipare al concorso di idee ……. E ci mancherebbe altro !!!

Ing. Gaetano Oriente

Ex Presidente Ordine Ingegneri Campobasso

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