CETA, accordo commerciale tra l’UE e il Canada. Contrarietà del Movimento Consumatori

Movimento Consumatori di suscitare la vostra attenzione sul tema del nuovo accordo commerciale tra l’UE e il Canada, il Ceta. Lo scorso 15 febbraio 2017 il Parlamento Europeo ha votato in favore dell’accordo, successivamente il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali dell’UE devono approvare il CETA prima che possa entrare pienamente in vigore. Oggi 22 giugno è calendarizzato al Senato il voto per la ratifica o meno dell’accordo. Movimento Consumatori ha costituito un comitato con altre nove associazioni(Coldiretti, CGIL, Arci, Adusbef, Legambiente, Greenpeace, Slow Food , Federconsumatori, Fair Watch )per rinviare la ratifica del trattato. La delegazione del Comitato ha incontrato ieri il Presidente del Senato e la Commissione competente.
In qualità di associazione dei consumatori, siamo particolarmente preoccupati della politica economica commerciale messa in campo dalla Commissione Europea e dell’impatto negativo sui diritti dei consumatori. Come il TTIP, il CETA è stato negoziato in gran parte in segreto, senza alcun controllo da parte dei parlamenti nazionali.
Il TTIP prima e adesso il CETA, per una serie di questioni già evidenti nei testi ufficiali, disegnano una prospettiva di sviluppo che rischia di impattare negativamente sulla filiera agroalimentare italiana, sulla tutela ambientale, sulla legislazione italiana di protezione e persino sulle prerogative degli organismi democraticamente eletti nel nostro Paese, attraverso l’istituzione di un sistema per la risoluzione delle controversie potenzialmente lesivo delle prerogative costituzionali. Il tutto senza offrire garanzie esigibili per le condizioni e i diritti dei lavoratori e i diritti dei consumatori.
Un esempio su tutti. Senza ancora essere entrato in vigore, il CETA ha già indebolito una norma UE: in vista della sua introduzione e della sua formulazione specifica in esso contenuta: il divieto di importazione di carcasse bovine pulite con sostanze chimiche è stato già rimosso.
Come cittadini del Molise riteniamo che la nostra regione potrebbe pagare un prezzo alto con la distruzione del settore agroalimentare che a fatica ma in maniera positiva sta crescendo puntando sulla qualità e autenticità.
Per questo oggi 22 giugno, saremo nella Sala Mancini del Comune di Campobasso, dalle 9,30 alle 10,30, in concomitanza con la seduta del senato, per esprimere la nostra contrarietà alla ratifica, chiedere un rinvio che serva ad avviare un esame approfondito e democratico del trattato e a prendere in seria considerazione le preoccupazioni espresse da molte associazioni della società. Vi chiediamo in definitiva di far sentire la voce dei molisani. Domattina presenteremo il documento elaborato dal Comitato delle Associazioni “Alla Ricerca di un commercio libero e giusto (Fre and Fair) – Dal “sovranismo economico” ad un percorso di “reciprocità”.

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