Sanità, Comitato San Timoteo: attendiamo un piano dettagliato degli investimenti con relativo cronoprogramma

Rilievo e dissenso di particolare importanza è risultato per l’Ospedale “San Timoteo”, l’eliminazione, per il reparto di Otorinolaringoiatria, degli attuali 6 posti letto ordinari conservando solo 2 in regime Day Hospital,. Ciò comporta, in futuro, prestare solo interventi di chirurgia minima con anestesia locale. Oltre che dal nostro Comitato, da più parti questa scelta è stata ritenuta inappropriata, in quanto questo reparto, da molti anni presenta i “conti in regola” , da molti considerato  eccellenza per l’Ospedale, oltre ad essere fonte di mobilità attiva per il San Timoteo, considerato il consistente utilizzo da parte di cittadini delle regioni limitrofe.
Altrettanto dissenso ha registrato la scelta di conservare, per l’ospedale “ G.Vietri”  di Larino, convertito in Ospedale Territoriale di Comunità,  la disciplina di Oculistica, da sempre ritenuta eccellenza, solo come attività ambulatoriale anche a carattere chirurgico complessa,  Ciò comporterà una drastica riduzione dell’attività con conseguente disagio da parte dei cittadini che potranno essere attratti da altre strutture sanitarie extraregionali, facendo così crescere la mobilità passiva.

A queste osservazioni, il presidente Frattura ha risposto garantendo di risolvere il problema prevedendo di inserire negli atti successivi, per il San Timoteo, una “piattaforma chirurgica” con l’utilizzo dei posti letto assegnati a più discipline, quindi anche  Otorinolaringoiatria, conservando così anche per il futuro la completezza delle attuali prestazioni.

Noi riteniamo che la stessa soluzione è  attuabile in futuro anche per gli interventi di Oculistica, non ambulatoriali, richiedenti ricovero ospedaliero. Questo è fattibile in quanto nel P.O.S.  2015-2018, in nessuno dei tre presidi ospedalieri, per oculistica, sono previsti posti letto ordinari. Inoltre l’ospedale “G.Vietri”, ricadendo nel Presidio Territoriale di Termoli, è  di diretta dipendenza dell’ospedale “San Timoteo” .

In assenza di altra migliore soluzione, riteniamo che questa sia percorribile, e da attuare assolutamente, pur immaginando le non poche difficoltà che si presenteranno nell’applicazione, in quanto richiederà soprattutto un indispensabile cambio culturale , specie da parte degli stessi operatori sanitari direttamente coinvolti.

Nella proposta è previsto l’ospedale unico (Hub-Spok) con tre presidi: Hub  – Cardarelli di Campobasso; Spok “Veneziale” di Isernia e “San Timoteo” di Termoli. Per garantire anche per il futuro il rispetto di tutti gli standard e i parametri di appropriatezza, ecc…, quindi il mantenimento di tutte le specialistiche inserite nella P.O. 2015-2018, ogni presidio dovrà assicurare in generale un buon livello di qualità, ed avere e/o concentrare solo nel presidio  Hub  specialistiche di eccellenza, ma conservarle, potenziarle, o crearle anche negli altri presidi Spok. In tal modo si potrà ridurre la mobilità passiva e far crescere quella attiva. Stessa attenzione dovrà essere posta anche per gli Ospedali Territoriali di Comunità, puntando sull’alta specializzazione.

Riteniamo di primaria importanza investire sul personale con stabilizzazione e nuovo reclutamento, ora possibile grazie allo sblocco del turn over e alla flessibilità  consentita dalla legge di stabilità e su nuove tecnologie.

Nel complesso riteniamo condivisibile la proposta di riorganizzazione , con le dovute riserve, in attesa di conoscere le scelte che saranno attuate con l’Atto Aziendale dell’ASREM di prossima emanazione. Per avere maggiore contezza, attendiamo un piano dettagliato degli investimenti con relativo cronoprogramma.

ing. Nicola Felice
Presidente Comitato San Timoteo

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