Romualdo Manna, bilancio di una stagione straordinaria non ancora conclusa

Il 2015, senza dubbio, è la stagione, a livello agonistico, migliore per Romualdo Manna sia in campo individuale sia a squadre. Un anno che ha regalato al pongista originario di Bojano risultati davvero eccezionali che lo hanno proiettato di diritto tra i migliori interpreti del tennistavolo italiano. 12 mesi che ancora non terminano e che, a breve, potrebbero concedere ancora ulteriori soddisfazioni in ambito nazionale. Di tutto ciò ne abbiamo parlato proprio con il campione matesino durate il suo breve soggiorno nella sua Bojano e nel suo Molise, terra natia dove ha deciso di recuperare forze mentali e fisiche prima di rituffarsi nella dura quotidianità degli allenamenti a cui è sottoposto ogni atleta professionista che si rispetti. Durante una piccola pausa, perché anche in vacanza Romualdo si allena grazie al supporto di alcuni amici campobassani fidati, davanti ad un caffè rigorosamente macchiato in un noto bar del capoluogo di regione, abbiamo scambiato quattro chiacchiere non prima di complimentarci personalmente per le ultime e straordinarie vittorie conseguite con la maglia del Cus Torino dopo ovviamente la sua famiglia d’origine e il suo compagno di “racchetta” Antonello Panichella. “Il bilancio di questa prima parte del 2015 non può essere che oltremodo positivo visto che tra il mese di febbraio e marzo sono riuscito a conquistare la terza posizione assoluta nel ranking nazionale individuale e che pochi giorni fa insieme ai miei compagni di squadra siamo riusciti a riportare dopo ben quattro anni lo scudetto tricolore nella città di Torino grazie ad un gruppo fantastico che è davvero l’anima della sezione tennistavolo del Fradent Cus Torino – ha spiegato Romualdo –“. Con il procedere della chiacchierata tra un sorriso e una battuta, tra ricordi di una stagione vissuta sempre al massimo, abbiamo compreso come mai Romualdo partito dalla sua Bojano per motivi di studi sia riuscito ad arrivare così in alto nel mondo del pongismo italiano, e non solo. Davanti al nostro taccuino c’era il migliore atleta molisano di sempre ed una delle stelle più promettenti della Fitet nazionale, ma sembrava di parlare con un ragazzo normale, normale come quelli della sua età che per puro caso si è visto proiettare nell’“aristocrazia” dello sport della racchetta e della pallina.

La semplicità con cui ha parlato della sua carriera mozzafiato, la sua estrema educazione e positività fanno ben comprendere quanto i veri campioni siano delle persone davvero speciali sotto ogni punto di vista. “La vittoria ottenuta con il Cus Torino è stata senza dubbio la più bella perché inaspettata. Quest’anno eravamo partiti con l’obiettivo di una salvezza oltremodo tranquilla o quantomeno per rientrare nella griglia play-off dopo la regular season. Invece, grazie ai nostri costanti progressi che sono maturati durante tutto l’arco del campionato e della stagione siamo riusciti a rientrare nei play-off come quarta classificata e a disputare una post season davvero eccezionale. Come quarta classificata non eravamo tra i favoriti anche perché dovevamo giocare la semifinale contro la super corazzata e capolista imbattuta Castel Goffredo, mai, infatti, lo scudetto fino ad oggi era stato vinto da una compagine che non si fosse classificata tra le prime due posizioni. La nostra forza è stata la vittoria nella semifinale di andata davanti ai nostri tifosi per 4-1 grazie ad una grande determinazione e ad un grinta davvero fuori dal comune che ognuno di noi ha profuso sul tavolo da gioco. La vittoria, poi, si è concretizzata nella semifinale di ritorno dove dopo aver conquistato i due punti utili al passaggio del turno abbiamo potuto giocare più in scioltezza. Da li in poi tutta l’emozione legata alla finale che, come nella migliore tradizione dello sport, è stata decisa solo nell’incontro di spareggio – ha ricordato Romualdo –. Con il Palermo è stata davvero una autentica battaglia sportiva senza lesinare colpi di alta scuola pongistica dall’una e dall’altra parte del tavolo. Match di elevata caratura che hanno messo in luce l’alto potenziale tecnico-tattico di ambedue le formazioni in gara. Per noi del Cus Torino è stata fondamentale la vittoria in casa visto che, poi, la finale di ritorno a Palermo ci ha visti leggermente sottotono vuoi per il senso di rivalsa dei siciliani che volevano a tutti i costi avere una seconda chance sia per la pressione che l’intero ambiente palermitano ci aveva posto sulle spalle. Una sconfitta che, però, ci ha fatto bene visto che ci ha stimolati ancor di più. Dopo la finale di ritorno avevamo due alternative: rimanere a Palermo per altri tre giorni o ritornare a Torino e poi riscendere in Sicilia. Abbiamo scelto la seconda opzione  per trovare una maggiore concentrazione e mettere a punto alcuni dettagli sia tecnici sia mentali per giocarci tutte le nostre chance nell’incontro di spareggio. A conti fatti la scelta è stata vincente visto che oggi possiamo indossare il tricolore sulle nostre maglie”.

Simili risultati non giungono mai per caso e, spesso se non sempre, sono il frutto di una meticolosa organizzazione e programmazione ma anche e soprattutto dell’unione di  più fattori positivi e fondamentali.  Così l’abbinamento tra gli atleti del Cus Torino e del main sponsor Fradent ha dato luogo ad un mix vincente. Il gruppo torinese della Fradent si è appassionato talmente tanto alle gesta sportive pongistiche del Cus Torino che ha deciso di sponsorizzare la squadra, i suo dirigenti hanno seguito tutte le partite di Romualdo e compagni fino alla finale di spareggio, e dato i risultati ottenuti di investire ulteriormente su questa compagine per farle disputare al meglio non solo il prossimo campionato di A1, nella veste di campioni italiani in carica, ma anche di poter essere competitivi nella prossima Coppa Europa, manifestazione alla quale si sono qualificati di diritto in quanto vincitori del campionato italiano. A tal proposito il prossimo 19 maggio, all’interno della sede aziendale della Fradent, si svolgerà una grande festa per rendere merito ed onore  ad atleti, tecnici e dirigenti del Cus Torino. Stagione finità per Romualdo? Niente affatto! Dal prossimo 23 giugno Romualdo Manna sarà impegnato nella disputa del Campionato Italiano Individuale che si volgerà nella sua città d’adozione, Torino. L’obiettivo è quello di far bene anche in questa ulteriore kermesse puntando decisamente ad un posto sul podio finale, malgrado la temibile concorrenza degli avversari, e di migliorare ancor di più la propria posizione nel ranking italiano assoluto.

Commenti Facebook