Presentato il progetto Revive 2014: cinque giornate di workshop, tavole rotonde, laboratori, letture, proiezioni, concerti

Conferenze, workshop, tavole rotonde, laboratori, letture, proiezioni, concerti: tutto questo è REVIVE 2014: ciclo di eventi per cinque giorni di ‘rigenerazione urbana sostenibile’, organizzato dalla Fondazione Architetti Campobasso con la collaborazione della Fondazione Molise Cultura. Da martedì 11 a sabato 15 novembre, nell’accogliente e, per l’occasione, appropriato contesto del palazzo ex Gil, a Campobasso, REVIVE 2014 offrirà diverse occasioni di approfondimento con l’obiettivo di promuovere una cultura del progetto urbano sostenibile, utile per affrontare con maggiore speranza di successo alcuni grandi temi del nostro tempo: l’esaurimento progressivo delle risorse non rinnovabili e le alterazioni climatiche; la convivenza tra sistemi di valori e attese sociali sempre più irriducibili; la necessità di consenso “informato” e partecipato sulle scelte da cui dipende la qualità delle nostre vite nelle città e nel territorio.
Un vero e proprio happening, molto atteso dagli addetti ai lavori e anche dai molisani a caccia di spunti, confronto e opportunità culturali,presentato qursto pomeriggio al palazzo ex Gil, in una conferenza stampa a cui hanno partecipato i principali artefici dell’iniziativa. Hanno illustrato il programma il Presidente della Fondazione Architetti Campobasso, Giancarlo Manzo e i consiglieri dell’ente di promozione culturale. Con loro i partner dell’evento, nonché padroni di casa della Fondazione Molise Cultura: la Presidente Antonella Presutti e il Direttore Sandro Arco. Inoltre i il Sindaco di Campobasso Antonio Battista, l’assessore all’Urbanista e vice Sindaco Bibiana Chierchia e i presidenti dell’Ance  Molise e dell’Acem Molise che sostengono con entusiasmo e impegno REVIVE 2014.
La Fondazione Architetti di Campobasso ritiene fondamentale ap- profondire la tematica della “Rigenerazione Urbana Sostenibile” pro- ponendo un ciclo di eventi di elevato livello tecnico e culturale con l’obiettivo di promuovere una cultura del progetto urbano sostenibile, utile per affrontare con maggiore speranza di successo alcuni grandi temi del nostro tempo: l’esaurimento progressivo delle risorse non rinnovabili e le alterazioni climatiche; la convivenza tra sistemi di valori e attese sociali sempre più irriducibili; la necessità di consenso “informato” e partecipato sulle scelte da nostre vite nelle città e nel territorio.Il ciclo di incontri proposti permette di far coesistere momenti di approfondimento teorico e critico, attuato anche in forma di dibattito/confronto di posizioni o di esperienze, con la divulgazione e valorizzazione di buoni progetti italiani o stranieri che abbiano dato prova di risultato in termini di sostenibilità urbana. Lo svolgimento di un workshop avrà come obiettivo quello di acquisire idee progettuali in grado di innescare processi della città di Campobasso.
Programma martedì 11 novembre:
15.30 _ APERTURA Palazzo Ex Gil. apertura dei lavori e saluti
– Giancarlo Manzo Architetto _Presidente Fondazione APPC Campobasso
– Guido Puchetti Architetto_Presidente Ordine APPC Campobasso
– Sandro Arco Direttore_Fondazione Molise Cultura
16.00 _ CONFERENZA GEOGRAFI, POETI E ARCHITETTI NELLA COSTRUZIONE DEI LUOGHI. Giuseppe Dematteis. presidente EU_POLIS, Politecnico nell’ambito del Ciclo di Seminari “Molise tra storia e paesaggio” del Master di II livello in “Progettazione e promozione del paesaggio culturale” dell’Università degli Studi del Molise in collaborazione con la Regione Molise e la direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Molise.
“G124 RENZO PIANO _ IL GRUPPO DI LAVORO DEL SENATORE SULLE PERIFERIE E LA CITTÀ CHE SARÀ”. Massimo Alvisi, Francesco Lorenzi , Eloisa Susanna. Politica deriva da politikos, che è l’aggettivo di polis e significa tutto ciò che riguarda la città e il cittadino. Seguendo questa strada il senatore a vita Renzo Piano, che di mestiere fa l’architetto, ha deciso di occuparsi delle periferie che rappresentano la città del futuro o, se preferite, il futuro della città. Lo sta facendo attraverso il gruppo di lavoro G124 che prende il nome dal numero dell’ufficio del senatore a Palazzo Giustiniani, trasformato in un laboratorio per progettare la riqualificazione delle periferie delle città italiane. La parte più popolata ma anche più fragile del tessuto urbano e, soprattutto, quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. Ovvero la città che sarà. Nel gruppo G124 lavorano con contratto annuale sei giovani architetti (tre donne e tre uomini) che vengono pagati con lo stipendio parlamentare di Renzo Piano che è stato interamente destinato a questo progetto. Ogni anno i sei architetti verranno sostituiti da altri sei selezionati attraverso un apposito bando. A coordinare il lavoro, oltre allo stesso senatore, ci sono i tutor: (MASSIMO ALVISI, MARIO CUCINELLA E MAURIZIO MILAN) architetti, ingegneri, sociologi e psicologi scelti personalmente da Renzo Piano che, volontariamente e senza percepire alcun stipendio, si occupano di seguire i progetti sviluppati dai sei giovani. La cui formazione è un progetto in se stesso. Il gruppo G124 lavora su diversi temi che riguardano le periferie: l’adeguamento energetico, il consolidamento e il restauro degli edifici pubblici, i luoghi d’aggregazione, la funzione del verde, il trasporto pubblico e i processi partecipativi per coinvolgere gli abitanti nella riqualificazione del quartiere dove vivono. Così che ogni cittadino possa contribuire.
A seguire dibattito
19.30 _ PROIEZIONI in collaborazione con Molise Cinema Film Festival SUL VULCANO di Gianfranco Pannone, intervengono Federico Pommier Vincelli e Gianfranco Pannone.
Un viaggio visivo, antropologico, politico e urbanistico attorno al Vesuvio. Con le voci di Toni Servillo, Donatella Finocchiaro, Fabrizio Gifuni, Leo Gullotta, Iaia Forte. Musiche di Daniele Sepe. Sul vulcano prende le mosse dai racconti di Maria, Matteo e Yole: tre vite ai piedi del Vesuvio. Un luogo unico al mondo, ricco di miti, storia ed evocazioni letterarie. E prende le mosse da una domanda: in questo luogo di sospesa bellezza, chi è oggi il più pericoloso? Il Vesuvio, che potrebbe risvegliarsi da un momento all’altro e minare le esistenze di chi vive nelle sue vicinanze? O l’uomo, che in meno di cent’anni ha prodotto danni di ogni genere? Tra storie di vite vissute, preziosi materiali dell’Archivio Cinematografico Luce, e testimonianze letterarie che vanno da Giordano Bruno al Marchese De Sade, da Giacomo Leopardi a Curzio Malaparte, Sul vulcano prova a dare un senso a una “terra pazza” che infine rappresenta tutti noi. Pannone, uno dei più apprezzati autori italiani di cinema del reale, torna al Festival del Cinema di Locarno dopo le polemiche e gli applausi suscitati da Il sol dell’avvenire (2008) e dopo documentari dal notevole riscontro in festival internazionali come Ma che Storia… (2010) e Ebrei a Roma (2012). Sul vulcano arriva nelle sale italiane questo autunno.

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