Il fondatore di Filitalia International, dr. Pasquale Nestico, da Philadelphia a Bojano
per l’evento “I Sanniti e il Territorio”

Giovedì 28 luglio nella capitale dei Pentri, un vero e proprio rendez-vous sui progenitori Sanniti, dal primordiale nucleo di 7000 Sabini, guidati dal condottiero Comio Castronio, al modellamento del territorio nella visione dei Popoli Italici. Appuntamento alle 11.30 al Castello di Macchia d’Isernia e poi all’Open Space di Veticara. Accoglienza in municipio, visita all’Altilia, danza e teatro tra cardo e decumano, sui gradoni di 2500 anni fa.

“Molise-Usa: il filo del cuore” è il sottotitolo dell’evento: “I Sanniti e il Territorio” che si terrà giovedì 28 luglio 2022 a Bojano, la Bovaianom capitale dei Sanniti Pentri, nonché seconda capitale della Lega Italica.
Un evento speciale, che vedrà la partecipazione straordinaria, direttamente da Philadelphia (Stati Uniti), del fondatore e presidente onorario di Filitalia International, dr. Prof. Pasquale Nestico, alla presenza di illustri relatori ed esperti della materia. Organizzato da Filitalia International Chapter Bojano, Centro Studi Agorà, dal quotidiano internazionale Un Mondo D’italiani, Molise Noblesse, Ippocrates, Casa Molise, Museo dell’emigrazione Italiana a Philadelphia, la Giornata di Studio sarà un vero e proprio rendez-vous sui progenitori Sanniti, dal primordiale nucleo di 7000 Sabini, guidati dal condottiero Comio Castronio, che fondarono Bojano, quella che Tito Livio (59 a. C. – 17 d. C.) definì “caput hoc erat Pentrorum Samnitium
longe ditissima atque opulentissimum armis virisque (era questo il capoluogo dei Sanniti Pentri, di gran lunga il più ricco e opulento d’armi e di uomini).

“La storia italiana all’estero – spiega la giornalista e direttore del quotidiano Un Mondo d’Italiani, Mina Cappussi – è per antonomasia la storia dell’Impero Romano. Noi vogliamo far sapere che, prima dei Romani, l’Italia era abitata dai Popoli Italici e che noi siamo la terra che ha ospitato un popolo coraggioso, i Sanniti, che diedero vita ad una strenua resistenza contro l’avanzata degli eserciti di Roma. Intendiamo, cioè ricostruire, riposizionare e diffondere l’identità culturale intrinseca e peculiare del Molise, Terra dei Sanniti”.

E’ questo il senso, dunque, di un rendez-vous sui Sanniti, con consegna degli Hero Awards 2020 e 2021 al dr. Massimiliano Scutellà dell’ospedale Cardarelli di Campobasso (in collegamento dalle Dolomiti) e a Maria Teresa Riso, la mamma coraggio del parà Salvatore Forte. Mentre alla piccola Teresa Cappussi andrà, direttamente dalle mani del dr. Nestico, la Borsa di Studio della Filitalia International & Foundation di Philadelphia.

L’animazione è a cura dello spettacolare Duo Davinci (i virtuosi italo-venezuelani Stefania Giorio e Marcos Moreno reduci da una tournee in Equador) con performance di Street Dance e danza acrobatica.
Il programma prevede, alle 11.30 al Castello di Macchia d’Isernia, l’accoglienza degli ospiti a cura del barone Giulio de Jorio Frisari e della baronessa Teresa Petrecca, con Conferenza Camminante sulla storia del bellissimo palazzo nobiliare. Seguirà a Bojano, un momento conviviale presso l’Open Space Veticara a cura di Teresa Cappussi della Youth Commission guidata da Federica Napoletano (in collegamento da Bologna). E’ prevista l’accoglienza presso la Casa Comunale da parte del sindaco, prof. Carmine Ruscetta e dell’assessore alla Cultura, avv. Raffaella Columbro. Alle 15.00 visita alla strada consolare romana e alle 16.00 al Parco Archeologico di Altilia (la Saipins Sannitica) con performance di Alessio Spina con il
monologo “ESSERE O NON ESSERE” dall’Amleto di Shakespeare.
Alle ore 17.30 la prevista Conferenza presso l’open Space Veticara aperta dai Saluti istituzionali
(Amministrazione comunale di Bojano, vicepresidente Consiglio Regionale, prof. Gianluca Cefaratti.
Conduce e modera: prof. Mina Cappussi.
Relatori saranno il prof. Giulio de Jorio Frisari. Docente Università di Cassino, saggista di metateoria della letteratura, Consigliere Nazionale dell’istituto Italiano dei Castelli, visiting professor per varie università internazionali, membro del Centro Internazionale interuniversitario Studi sul Viaggio Adriatico e dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. Il prof. Frisari parlerà della “Memoria italica e territorio tra Vico e i vichiani molisani”. Sarà la volta del prof. Domenico Caiazza con un intervento sul: “Grande Sannio: dalla formazione alla dissoluzione”. Il prof. Caiazza, avvocato, archeologo, storico, Accademico dei Lincei, è
esperto di Topografia Antica, Aerofotografia, Fotointerpretazione archeologica, di ricognizione e
rilevamento dei siti sannitici e medievali, di Antropologia e Toponomastica. Si interessa particolarmente del periodo sannitico e soprattutto dell’insediamento fortificato preromano, già Ispettore Onorario ai Beni Archeologici della Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta, Vice Pretore Onorario presso la Pretura di Teano, Direttore Onorario del Museo Civico e della Biblioteca comunale di Pietramelara, Fondatore del Gruppo Speleologico del Matese, Presidente e Direttore Scientifico del Premio Internazionale di Archeologia “I Sanniti”, autore di decine e decine di pubblicazioni scientifiche, moltissime delle quali dedicate ai Sanniti.
L’ultimo intervento sarà quello della dr.ssa Mariantonietta Romano (storica e conservatrice di Beni Culturali), sui “Fenomeni religiosi del Sannio Antico: dal ver sacrum ai Culti Misterici e oltre”.

“DUO DAVINCI” BIO
Marcos Moreno ed Estefania Giorio, una coppia di artisti italo-venezuelani arrivati ​​da poco in Italia dopo un’ardua lotta per arrivarci, perché come molti, la situazione mondiale li ha colpiti con forza, lasciandoli senza lavoro per un lungo periodo e vivendo come tanti artisti circensi di tutto il mondo, all’interno delle strutture di un circo, con cui hanno lavorato dal 2017, e con l’aiuto della comunità che li circondava, passando dalle luci di un grande palcoscenico alle luci verdi, gialle e rosse dei semafori dalla città di Quito (Ecuador).

Eppure non hanno mai perso la fede, hanno continuato ad allenarsi e in mezzo alle avversità,
come ogni fiore di loto, creando arte, con speranze riposte sulle loro capacità, talenti e desiderio di successo.
Marcos Moreno, si è avventurato nel mondo artistico fin da piccolo ma non ha mai immaginato di dedicarsi completamente all’arte, perché il suo cuore era dentro un campo di basket, entrando a far parte della Nazionale di Basket del Venezuela, allenandosi e gareggiando a livello mondiale, ma una frattura nel legamento del ginocchio gli ha fatto lasciare alle spalle rimbalzi, passaggi e tiri al canestro. Dopo due anni di riabilitazione, Marcos ha trovato rifugio nel suo secondo amore, divenuta oggi la sua passione e vita, come performer artist, facente parte della Compagnia Circense Nazionale poi Circo Nazionale del Venezuela.
Estefania Giorio, sapendo fin dall’inizio che la sua vita sarebbe stata dedicata all’arte, con innate capacità di movimento ed espressione, ha partecipato a tutte le attività teatrali, di danza e di pittura che si svolgevano nella sua scuola. Il suo è un matrimonio con la musica, trasmessole dal papà italiano. Quando ha compiuto 16 anni, ha iniziato a formarsi professionalmente nelle arti dello spettacolo, ottenendo una Borsa di Studio presso un’Accademia di Danza Urbana, studiando arti dello spettacolo presso l’Università di Zulia
(Venezuela), e formandosi come artista di circo presso la Scuola Comunale di Teatro e Circo. Durante gli anni di formazione ha preso parte a grandi progetti teatrali, iniziando a lavorare davanti alle telecamere. Ha pubblicato un libro di poesie e ha persino vinto un concorso di bellezza.
Dopo aver ricevuto un contratto in un circo per la stagione Perù 2015, dove Marcos ed Estefania hanno iniziato la loro relazione sia personale che professionale, lei ha deciso di trasferirsi nella capitale del paese (Caracas, Venezuela) per far parte anche lei del Circo Nazionale del Venezuela, assieme a Marcos, riuscendo così a migliorare le proprie capacità e tecniche.
Stefania e Marcos hanno deciso di unire le loro abilità e creare un duo, che anni dopo sarebbe stato battezzato “Duo Davinci”, nome con cui ora sono conosciuti.

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