Stazione ferroviaria/ Termoli Bene Comune-Rete della Sinistra esprime grande sconcerto per l’ennesima “commedia degli equivoci”

Ascoltando i telegiornali locali e leggendo la delibera regionale sul tema, appare purtroppo chiaro che la proposta vera sarebbe quella di spostare la stazione a Pantano Basso; i tentativi di correggere il tiro effettuati dal sindaco e dalla Regione (dopo aver evidentemente preso atto che la popolazione considera giustamente una follia questa ipotesi) appaiono piuttosto patetici.

Già il nome della località dove dovrebbe essere posizionata la stazione evoca alluvioni e terreni paludosi; un minimo di buon senso avrebbe dovuto far capire che forse non è il posto giusto… Ma al di là della scelta del luogo, è l’idea di delocalizzazione in sé ad essere suicida: specie in una località turistica la centralità della stazione è fondamentale per la vita della città, e l’esperienza della vicina Vasto, dove è stato creato un non luogo in mezzo al nulla, provocando contemporaneamente gravi disagi per i cittadini e conseguente danno per il paese, dovrebbe insegnare qualcosa…

In ogni luogo dove la stazione ferroviaria è stata spostata dal centro città si sono avuti disagi, danni per commercio e attività turistiche, snaturamento della vita della comunità. Ci rendiamo conto di cosa significherebbe per la popolazione, specie quella dei paesi limitrofi, dover prima raggiungere Termoli e poi trovare il modo di arrivare a Pantano Basso, considerando l’età media degli abitanti del Molise e il fatto che non tutti possono usufruire di una macchina? Il grande vantaggio del trasporto viaggiatori su rotaia, d’altronde, rispetto a quello su gomma, sta proprio nel fatto che il treno ti porta nel cuore stesso della città. E anche d’inverno basta trovarsi nei pressi della stazione per rendersi conto di quale enorme numero di viaggiatori si riversi nella piazza, e spesso prosegua a piedi; segno che bisognerebbe proprio ragionare un po’, prima di pensare di spostare questo servizio.

Davvero non si comprendono i presunti vantaggi (e il senso stesso) di una delocalizzazione: a meno che l’obiettivo nascosto non sia quello di liberare altro suolo appetibile in pieno centro per i palazzinari…

Smentite e retromarce lasciano il tempo che trovano, ma è triste constatare ancora una volta che sui temi vitali per la città non si riesce ad avere informazioni univoche, e soprattutto non si ritiene di consultare e ascoltare i cittadini PRIMA. Siamo stanchi di sapere dalla stampa, di solito a giochi fatti, cosa ne sarà della nostra città, che dovrebbe essere prima di tutto luogo di comunità.

Ribadiamo la nostra ferma opposizione ad ipotesi di delocalizzazione della stazione, e a qualunque tentativo di ulteriore cementificazione che dovesse essere sotteso a decisioni in tal senso. Termoli non ha bisogno di nuove lottizzazioni e di stazioni nel deserto: ha bisogno di parchi urbani, di un piano regolatore rispettoso del territorio, di edilizia pubblica che vada incontro all’emergenza abitativa in corso. E soprattutto di scelte condivise.

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