Sede UniMol a Termoli/ Barone: risposta evasiva, sfuggente, burocratica e veritiera solo parzialmente

Il Comunicato stampa del Comune di Termoli del 24 Novembre 2020 in risposta all’articolo “Perché l’Università del Molise ha chiuso la sede di Termoli?” non può restare senza una replica, necessaria prima che doverosa.

Una replica non dettata certo da uno sterile impulso polemico, bensì da un spirito costruttivo di chi operando nella scuola e nella società civile, forte anche delle esperienze maturate nelle Amministrazioni locali, è preoccupato del futuro di Termoli e del suo territorio, come di quello di tutto il Molise. Da qui il chiamare in causa direttamente i vertici dell’ateneo molisano e l’Amministrazione comunale di Termoli affinché affrontino i problemi sollevati con concretezza e lungimiranza.

Orbene, quella contenuta nel comunicato del comune di Termoli è una risposta evasiva, sfuggente, burocratica e non veritiera o veritiera solo parzialmente.

Se l’Amministrazione comunale di Termoli dovesse far proprie acriticamente le informazioni fornitele dall’Università del Molise rischierebbe di farsi prendere letteralmente per i fondelli.

Appare infatti incontrovertibile che al Comune non è stata fornita tutta la verità: non gli è stato detto che con DR rep. n. 887, prot. 31677 del 3. 11. 2020 è stata disposta la “sospensione temporanea del funzionamento della sede decentrata di Termoli a far data dal 4 novembre”; né tantomeno gli sono state fornite le motivazioni che si pongono alla base di tale provvedimento.

Ma vi è di più, o di meno, visto che si tratta di omissioni. Non una parola viene pronunciata a proposito della palese e ingiustificata discriminazione tra la sede di Termoli e quelle di Campobasso e Pesche che, vale la pena ribadirlo, sono rimaste aperte; non una parola sulle prospettive della sede costiera.

Eppure l’argomento non può essere in alcun modo eluso. La sede di Termoli si trova, per così dire, su di un crinale pericoloso in cui non può rimanere a lungo: da una parte una decadenza che potrebbe preludere ad una estinzione più o meno lenta, dall’altra un rilancio che andrebbe urgentemente programmato con il concorso di tutte le parti interessate. E’ su questa seconda opzione che bisogna lavorare con urgenza e lungimiranza, e in un progetto di questa natura il ruolo dell’Amministrazione comunale sarebbe tutt’altro che secondario.

Non si può nascondere, infine, che alla base di quanto sta accadendo, come anche di un auspicato rilancio in grande stile, vi è un rilevante problema di costi e quindi di risorse economiche: si ritiene tuttavia che tale difficoltà potrà essere superata solo a partire da una triangolazione Università del Molise, Comune di Termoli, Regione Molise, tenendo ben presente che gli investimenti nell’istruzione, e più in generale nella cultura, sono quelli che nel medio lungo termine portano frutti migliori, più copiosi e duraturi.

Nino Barone

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