“Salviamo i nostri figli”, adesioni anche dal Molise per la mobilitazione a Roma

Si è svolta a Campobasso presso la Sede ACLI, la Conferenza Stampa di presentazione della Mobilitazione Nazionale “Salviamo i nostri figli” che si terrà a Roma, Piazza San Giovanni, sabato 20 giugno dalle ore 15.30. I membri del Comitato promotore di Campobasso hanno brevemente illustrato i contenuti della manifestazione che intende «promuovere il diritto del bambino a crescere con mamma e papà, difendere la famiglia naturale dall’assalto a cui è costantemente sottoposta da questo Parlamento, difendere i figli dalla propaganda delle teorie gender che sta avanzando surrettiziamente e in maniera sempre più preoccupante nelle scuole».
L’interesse e la sensibilizzazione su questi temi che investono nel profondo la vita di ciascuno hanno interessato anche il Molise dove proprio il 23 maggio scorso si è svolto il Convegno «Educazione e gender: le famiglie si interrogano» con il Dott. Daniele Torri invitato appositamente a Campobasso.
Diverse sono le realtà che si stanno organizzando per partire alla volta di Roma ed essere presenti a far sentire la propria voce. Due pullman partiranno da Campobasso dall’ex Romagnoli alle ore 8,00. Altri due sono in via di organizzazione a cura del Cammino Neo Catecumenale rappresentato in conferenza stampa da Angela Mastroianni. «Le notizie vanno via via componendosi – ha precisato Paolo Mitri – in quanto il movimento di popolo è spontaneo e non indotto. Un pullman ci risulta in partenza da Petrella Tifernina e due da Termoli».
Il Comitato sarà presente con un gazebo in Piazza Vittorio Emanuele a Campobasso, nella mattinata di domenica 14 giugno, per presentare l’iniziativa. «La partecipazione dei giovani è molto sentita – ha precisato il Dott. Gabriele Ialenti – in quanto questi temi investono il nostro futuro e la nostra vita». I promotori, nell’invitare i giornalisti presenti a partecipare insieme con loro al viaggio ed alla manifestazione hanno concluso con questo appello: «Chiamiamo alla mobilitazione nazionale tutte le persone di buona volontà, cattolici e laici, credenti e non credenti, per dire no all’avanzata di progetti di legge come il ddl Cirinnà che dell’ideologia gender è il coronamento per arrivare fino alla legittimazione della pratica dell’utero in affitto. Ci troveremo tutti in piazza a Roma, schierati a difesa della famiglia e dei soggetti più deboli, a partire dai bambini».

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