Malattie oncologiche/Nella “Rete” una terapia a prova di crisi

Per celebrare il primo anno di attività al fianco delle persone affette da cancro, l’associazione di volontariato La Rete-Onlus ha organizzato il seminario sul tema “la crisi socio-economica e l’incidenza sulle malattie oncologiche” puntando i riflettori su alcune cause potenzialmente responsabili del male. A confronto il professor Alfredo Marinelli, oncologo presso l’Ateneo Federico II di Napoli e Alessandro Barbano, direttore del quotidiano “Il Mattino”, nonché docente di giornalismo politico ed economico a “La Sapienza” di Roma. La Presidente dell’Associazione, Licia Visaggio, ha introdotto i lavori snocciolando i principali fattori di rischio per la nostra salute in un contesto socio-economico dominato dalla crisi. Precarietà, timore per il futuro, diminuzione di fondi per la prevenzione, consumo di cibo spazzatura e di farmaci antidepressivi, alcol e fumo, disagi familiari e, alla base di tutto, stress cronico. Una condizione, quest’ultima che, come ha ribadito il professor Marinelli, certamente influisce su molte patologie. “Le fasi di crisi, nazionali ed internazionali, si ripresentano ogni 10 anni e, puntualmente, invadono la nostra sfera personale. Determinando ansia, incertezza economica e, dunque, sofferenza e solitudine. La ricetta – conclude il professore – consiste nel fare scelte etiche, nel narrare il proprio sè a confronto con altri. Entrare in una rete per comunicare significa trovare sostegno e solidarietà”. Ma un ruolo centrale, nella problematica afferente i bisogni di tutti noi cittadini, compete alla Sanità. Sull’argomento si è soffermato il professor Barbano che ha incentrato il suo intervento sulla correlazione tra diritto alla salute e nuove tecnologie. “Oggi la scienza consente di fare molte più cose di quelle che siamo in grado di sostenere moralmente. Però – ha detto il giornalista – spesso si tratta di valutare l’opportunità economica di fornire o meno alcuni farmaci o prestazioni. E solo la politica può compiere tali scelte assumendosene la responsabilità. Purtroppo – ha proseguito il relatore – ci tocca constatare molti aspetti critici dell’attuale sistema sanitario che impattano non solo sulle malattie, ma anche sulle persone. Il regionalismo, sotto tale profilo, si è rivelato un fallimento per la nostra democrazia. C’è – ha concluso Barbano – un’esigenza di efficienza, di collaborazione sinergica fra le varie strutture presenti sul territorio, di maggior attenzione verso il cittadino/paziente”.
Il prossimo “mercoledì della prevenzione” è in calendario per il 27 Aprile sempre in via Mazzini a Campobasso presso la sede della Curia.
Rossella Salvatorelli

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