Lettera aperta del Forum Trasporto Pubblico Locale a Delrio e Gentile

Riceviamo e pubblichiamo

Egregi Signori,
Noi del Forum del Trasporto Pubblico Locale del Molise mercoledì 9 agosto ci saremo; ci saremo con gioia, non come popolo festante inconsapevole ma come soggetto sociale che nell’occasione raggiunge obiettivi anche suoi.
Forse non sapete del Forum costituito da 5 associazioni dei consumatori utenti riconosciute come soggetti di tutela dei cittadini utenti ADOC , ASICONSUM. CONFCONSUMATORI, FEDERCONSUMATORI, MOVIMENTO CONSUMATORI,con l’adesione di altr tre associazioni dei consumatori,le Confederazioni sindacali regionali (CGIL-CISL-UIL) ed i loro sindacati di settore , un associazione che si occupa delle tratte turistiche, un associazione di tutela ambientale riconosciuta. Questo soggetto sociale da anni è attivo sui problemi di settore con monitoraggio, proposte programmatiche, confronti istituzionali.
Il Forum fin dal 2011 è sulla posizione della ristrutturazione e valorizzazione delle ferrovie molisane come asse portante della mobilità regionale e nel 2012 elaborammo e rendemmo pubblico un programma che prevedeva, tra l’altro, la elettrificazione della tratta molisana , inascoltati dal Governo regionale dell’epoca , tutto impegnato nell’impresa dell’autostrada del Molise Termoli -San Vittore, faraonica opera che avrebbe ridotto il piccolo Molise ad una stazione di servizio , proiettato a realizzare il “collegamento rapido tirreno adriatico” inconsapevoli che già il corridoio europeo est-ovest aveva individuato il passaggio per Benevento. lL’opera avrebbe lasciato il Molise indebitato per innumerevoli anni.
Ci siamo poi trovati in sintonia con le linee programmatiche del nuovo Governo regionale, critici senza sconti quando le cose non vanno , pronti a fiancheggiarlo quando ha affrontato la difficile battaglia della chiusura della pratica “autostrada del Molise” , soddisfatti come sarà mercoledì per l’avvio dell’elettrificazione e ogni qual volta vedremo possibili da raggiungere obiettivi per i quali ci siamo battuti, impegnati secondo il nostro ruolo e le nostre possibilità.
Non possiamo però non richiamare la Vostra attenzione, Signor Ministro, Signor Amministratore Delegato, sul qui ed oggi.
Non affermiamo niente di strumentale; saremo sempre in prima fila a celebrare i nuovi interventi che abbiamo anche chiesto ma il rinnovo parziale del parco rotabile, l’elettrificazione e quant’altro non cambieranno le cose per ancora diversi anni se consideriamo che i disservizi del trasporto ferroviario molisano da tempo non sono più episodici ma sono divenuti la quotidianità. La sfortunata settimana successiva all’inaugurazione del “mitico” e agognato nuovo treno swing con la sequela incredibile di guasti e disservizi è divenuto un caso nazionale tant’è che io stesso sono stato contattato da radio e tv di tutt’Italia che volevano capire cosa fosse successo. Questi avvenimenti certamente non si fermeranno con il nuovo contratto di servizio, le nuovo multe giustamente adeguate per Trenitalia, gl’impegni solennemente assunti.
Come da tempo ci sforziamo di porre all’attenzione il disservizio permanente dipende da due fattori principali; uno è trasferimento del DCO del Molise (Direzione Centrale Operativa) da Campobasso, Bari, Napoli o chissà dove; l’altro è la chiusura dell’officina di Campobasso. Sulla ferrovia molisana a binario unico il DCO operava con un adeguato livello di flessibilità degli scambi tra i treni provenienti da varie direzioni; se uno scambio, a causa del ritardo di un treno , non si poteva fare a Venafro si faceva in altra stazione abilitata senza costringere i viaggiatori a lunghissime attese; oggi un DCO lontano e spesso pericolosamente distratto opera su un sistema rigido con una riduzione delle stazioni abilitate e la rimozione di alcuni sistemi di scambio.
L’altro problema è la mancanza di una officina a Campobasso che occorre ripristinare almeno per le riparazioni urgenti. Oggi la manutenzione viene fatta inviando i convogli a Benevento da dove spesso e volentieri ritornano così come erano stati inviati. Così al disagio del viaggio con il materiale a dir poco vetusto si sommano quotidiani ritardi che, a causa del malfunzionamento delle motrici, raggiungono spesso punte di oltre 2 ore raddoppiando il tempo di viaggio; a percorrere 250 km si impiegano spesso fino a cinque ore.
Quello che evidenziamo è frutto dell’osservazione e ci pare chiaro per tutti, ma anche dalle segnalazione di tanti ferrovieri in pensione che soffrono nel vedere come è ridotta la “loro ferrovia”. Un vecchio capo deposito di Campobasso ci ricordava che quando arrivavano gli ultimi treni da Roma nessuno andava via, il Deposito aveva l’attrezzatura e i pezzi di ricambio per una manutenzione totale ed efficace, la mattina dopo i treni ripartivano effricienti.
Il problema, Signor Ministro e Signor Amministratore Delegato è che mentre noi partecipiamo con tutta la convinzione al rinnovamento per qualche anno ancora dovremo viaggiare per la maggior parte con le nostre vecchie motrici sessantenni e possiamo assicurarvi che se ben curate possono ancora fare il loro onesto lavoro.
Per il DCO e l’officina a Campobasso bisogna vincere la burocratica resistenza delle società di RFI, forse per pigrizia, forse per non voler ammettere che provvedimenti assunti sono sbagliati dopo una priva plurennale. Siccome siete voi i titolari del potere nel settore, nel vostro spazio conviviale, dedicate un poco di attenzione a questi due problemi e decidete per il giusto; noi ci auguriamo che darete disposizioni per accogliere le nostre proposte, nell’interesse di tutti.
Mentre finalmente per storia nostra e convinzione, assieme a Voi, la Regione, le istituzioni guardiamo al futuro rendiamo sopportabile il presente.

Filippo Poleggi
Presidente Forum Trasporto Pubblico Locale

 

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