La Regione autorizza l’impianto a biomasse avviato da Frattura, monta la polemica sulle rinnovabili

Monta la polemica sulla questione delle energie rinnovabili e sugli impianti, specie eolici che hanno invaso il Molise. Nei giorni scorsi, come da noi riportato, una proposta di legge per fermare questa invasione incontrollata di impianti e di iniziative spesso dai contorni non chiari è stata presentata dagli assessori Petraroia e Facciolla. Sul suo sito facebook l’ex consigliere regionale Massimo Romano è subito intervenuto con un articolato post, ovviamente molto critico nei confronti dell’iniziativa di legge che, a suo dire, non bloccherebbe l’impianto a biomasse avviato dall’attuale Presidente della Giunta, Paolo Frattura. Impianto che avrebbe anche ricevuto, da pochissimo l’autorizzazione regionale da parte dell’apposito servizio regionale, diretto da Riccardo Tamburro. Notizia che ovviamente non potrà non scatenare ulteriori polemiche. Ecco il post di Romano: “Petraroia e Facciolla hanno presentato una proposta di legge per la tutela dell’ambiente e del paesaggio minacciati dalla proliferazione di impianti di energia rinnovabile che prevede anche la sospensione dell’iter autorizzativo delle centrali a biomasse…di potenza superiore ad 1 MWe. Quando si dice la casualità: quella che dovrebbe sorgere a Campochiaro, proposta dalla società di Frattura (e poi da questi ‘generosamente’ ceduta a titolo gratuito, dunque regalata, ad un suo socio, che per inciso è il marito del capo di gabinetto della presidenza della giunta Frattura, su nomina di Frattura) ha una potenza di 0,99…per uno zerovirgola è salva! E così, dopo la bocciatura da parte del Tar che ha accolto il ricorso di cittadini, associazioni e imprenditori, la ditta dei soci di Frattura ha ripresentato il progetto che attualmente è al vaglio della regione (dirigente del servizio energia è Tamburro, segretario di Rialzati Molise, nominato dalla Giunta Frattura): non ci resta che attendere l’esito del procedimento per sapere se nel cuore del Parco del Matese sorgerà una centrale a biomasse. Ma una prima certezza ce l’abbiamo già: la norma proposta dagli assessori di Frattura esplicitamente non si applica alla centrale proposta dai soci di Frattura. E non chiamatela legge ad personam…”

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