La Fanelli scrive a Renzi: Il Pd del Sud per l’Italia

fanellipd“Il Partito Democratico, nel Sud e in Molise, crede nel riscatto del nostro Paese. Per questa ragione sosterrò e sosterremo il Governo Renzi con forza e determinazione”. Il segretario regionale Micaela Fanelli scrive al presidente del Consiglio Matteo Renzi una lettera con un documento, chiamato ‘Il Pd del Sud per l’Italia’, che condivide con i segretari e rappresentanti del Pd di Abruzzo, Basilicata, Molise, Puglia, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna.

“Lo faccio con entusiasmo, con speranza. E’ un documento – spiega il segretario – che include punti programmatici attuabili, concreti, decisi, soprattutto per creare occupazione. Noi amministratori e segretari Pd siamo compatti e convinti a cambiare verso all’Italia e ai nostri territori”.
Fanelli sosterrà il documento domani, giovedì 6 marzo, a Roma al Nazareno (sede Pd), alle 11 alla riunione dei segretari regionali Pd, e alle 14 alla riunione dei sindaci della Direzione nazionale Pd.
“Quello che vogliamo fare – sottolinea il segretario regionale – è preservare la bellezza, la cultura, le lingue e i dialetti, la natura, la salute, la biodiversità. Tutelare in ogni sede, anche europea, le produzioni e le aziende agricole italiane. Favorire, anche attraverso i Comuni e le Regioni, investimenti italiani e stranieri nel nostro territorio. Parità di accesso al credito su tutto il territorio e identiche condizioni assicurative, di prezzi e di salari”.
Anche per il suo ruolo di delegata nazionale ANCI alle Politiche comunitarie e Piani di sviluppo, Fanelli assicura che continuerà a “insistere per politiche europee di coesione e uso dei fondi strutturali al solo fine di colmare i ritardi delle zone sottoutilizzate, e a impedire, in ogni sede, che le regole del patto di stabilità blocchino, ostacolino o anche solo rallentino gli investimenti strategici. Siamo convinti – prosegue Fanelli – che nelle Regioni ad obiettivo coesione, siano possibili deroghe concesse dalla UE che consentano il ripristino del credito di imposta per gli investimenti produttivi che creino significativi incrementi di posti di lavoro, e incentivi fiscali al fine di attrarre nuovi investimenti”.
“Siamo consapevoli – afferma – che il vero impulso all’economia del Paese è l’investimento sulla prevenzione del dissesto idrogeologico e sulla tutela del nostro patrimonio culturale: queste opere sono in grado di produrre la più alta intensità di posti di lavoro”.
Nel documento di sostegno concreto al governo Renzi si approfondiscono vari temi, tra cui la “necessità che in tutti i Comuni d’Italia siano istituiti appositi uffici che si occupano della educazione dei cittadini alla legalità ed al civismo. Come? Con finanziamenti che aumentino le facoltà di costituzione di parte civile degli enti locali in tutti i processi nei quali siano lesi questi interessi. Occorre – aggiunge Fanelli – rafforzare e ringiovanire gli organici di tutto il comparto sicurezza. E procedere all’approvazione di una riforma della giustizia penale e civile che rivoluzioni i tempi dei processi, ripristinando finalmente normali tempi di prescrizione”.
“Siamo pronti a varare norme contro il degrado urbano. A votare, ad ogni livello, riforme della pubblica amministrazione che rendano più facili e rapide tutte le procedure relative ad attività economiche suscettibili di aumentare il PIL. Sosterremo – garantisce – il Presidente del Consiglio nel processo di rinnovamento delle burocrazie statali e degli alti dirigenti dello Stato. Siamo pronti a votare la legge sulla tutela della bellezza delle città e del paesaggio rurale che i sindaci del Sud, partendo da Pollica, hanno proposto assieme a Legambiente”.
Nel documento programmatico Fanelli, i segretari e gli amministratori Pd evidenziano l’urgenza di dare ampio spazio alla diminuzione della spesa pubblica improduttiva, “ma occorre ridurre il rapporto debito/Pil non solo attraverso i tagli alla spesa pubblica improduttiva, ma anche attraverso il rilancio degli investimenti pubblici e privati ridefinendo in modo non irrilevante il rapporto deficit/PIL al 3%”.
“Abbiamo – conclude Fanelli – energie, convinzione, metodi. Renzi ha dato un enorme impulso e ampio spazio a sindaci e amministratori giovani e capaci. Possiamo e dobbiamo farcela”.

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