Copti uccisi, Egitto bombarda Isis in Libia. Tripoli: “Intervenite, Italia a rischio”

– Aerei dell’esercito egiziano hanno colpito obiettivi dell’Isis in Libia in risposta all’uccisione dei 21 copti. Tutti i jet sono tornati indenni alle loro basi dopo aver ucciso, secondo il portavoce dell’esercito libico, 64 combattenti dell’Isis, tra cui “tre dei loro leader”. Intanto il premier libico, Abdullah al Thani, chiede l’intervento della comunità internazionale, altrimenti, spiega “Isis potrebbe arrivare anche in Italia”.

Secondo il quotidiano Al Ahram, tra gli obiettivi colpiti ci sono “campi di addestramento e depositi armi”. “Tutti dovrebbero sapere che gli egiziani hanno uno scudo che protegge la sicurezza della loro patria e una spada che amputa terrorismo ed estremismo”, affermano in un comunicato le Forze armate egiziane.
Premier libico:  “Azione militare o Isis arriverà in Italia” – “Chiedo alle potenze mondiali di sostenere la Libia e intraprendere azioni militari, o questa minaccia (l’Isis) si sposterà nei Paesi europei, in particolare l’Italia”: è il monito del premier libico Abdullah al Thani, in un’intervista pubblicata sul sito web della Reuters.
Il Papa: “Sangue versato è testimonianza che grida” – “Esprimo – ha detto il Papa – il mio sentimento oggi per l’esecuzione dei cristiani copti”, “assassinati per il solo fatto di essere cristiani”, “nella terra di Gesù il sangue dei nostri fratelli cristiani è una testimonianza che grida, siano cattolici, ortodossi, copti, luterani, non interessa, il sangue è lo stesso”.
Raid libico-egiziani, “50 morti a Derna” – Sono stati otto i raid compiuti dall’aviazione libico-egiziana in Libia causando 40-50 morti a Derna: lo riferisce la tv libica secondo quanto riporta una sovrimpressione della tv Al Jazeera. Derna è la città dell’est della Libia dove l’Isis ha creato un “Califfato”. I raid, secondo quanto confermato dal comandante dell’aviazione libica, Saqer al-Joroushi, hanno colpito accampamenti dell’Isis anche a Bengasi e Sirte. Altri attacchi, ha aggiunto, “saranno compiuti oggi e domani in coordinamento con Il Cairo: Egitto e Libia stanno combattendo un’unica guerra”.
L’Egitto: “Intervenga la comunità internazionale” – Il ministero degli Esteri egiziano ha chiesto alla comunità internazionale di assumersi le “proprie responsabilità” e di prendere “misure contro le postazioni” dell’Isis e delle altre formazioni terroristiche in Libia. “L’Egitto ribadisce la sua richiesta agli Stati membri della coalizione internazionale contro il terrorismo, di cui fa parte, di assumersi le proprie responsabilità politiche e di prendere misure contro le postazioni della formazione terroristica Daesh e le altre formazioni sul territorio libico, le quali rappresentano una minaccia chiara per la sicurezza e la pace internazionali”, si afferma in un comunicato del ministero che conferma il “diritto” egiziano, sancito dall’Onu, “a difendere i propri cittadini all’estero”.

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