Cgil, Cisl e Uil in rottura con la classe dirigente: siamo delusi chiediamo il rispetto degli impegni elettorali

Come anticipato in una nota di ieri,  si è svolta presso la sede della Uil regionale la conferenza stampa della Triplice il giorno successivo al Consiglio regionale monotematico sul lavoro. Una seduta che ha lasciato l’amaro in bocca a lavoratori e organizzazioni sindacali considerata la quasi nullità delle conclusioni tratte al termine della maratona linguistica che ha visto protagonisti quasi tutti i membri dell’assise regionale impegnati in sproloqui perlopiù circolari e che non hanno offerto neppure spunti di riflessione, figuriamoci soluzioni. Ore di dibattito per poi partorire un ordine del giorno finale che impegna Prima e Terza Commissione a calendarizzare il solito ciclo di appuntamenti in cui discutere di lavoro e di ipotetiche soluzioni. Dunque nulla di nuovo all’orizzonte ed i sindacati non si sono fatti sfuggire l’occasione per rimarcare la nullità dell offerta politica alla crisi occupazionale ed economica dell’intera regione. Al tavolo i tre segretari confederali Notaro, Boccardo e Del Fattore.


Ad aprire la conferenza Del Fattore per la CGIL: ” Confermiamo sconcerto e insoddisfazione sul monotematico di ieri per un aragoone di metodo in quanto le organizzazioni si mobilitano per mettere a centro dosi coazione e precariato, chiedendo tra la altro un consiglio. Ebbene quello di ieri nessuno si è preoccupato di coinvolgerci per oreparare i lavoro del consiglio. E proprio senza questa preparazione ne è venuto fuori solo un ordine del giorno.Come se non bastasse il Presidente della giunta lamenta che non eravamo presenti alla fine dei lavori. Di cosa stiamo parlando! Siamo stati ricevuti soltanto 40 minuti a metà consiglio e non è stata data nessuna risposta in quella occasione. Ci vuole rispetto e attenzione verso i sindacati ed i lavoratori. Che siano tranquilli, se non si vuole ascoltare e rispettare il sindacato, il il sindacato sa come farsi rispettare.
Mi tornano alla mente gli incontri con il senatore Ruta attraverso i quali si stabilirono anche delle scadenze per risolvere una per volta le questioni. Invece qui, ancora si parla di cronoprogramma. Ieri dovevano esserci risposte o perlomeno un percorso che le portasse. Invece no. Siamo ancora al crono di dicembre e noi non possiamo andare avanti in questo modo. I prossimi giorni daremo vita a nuove forme di lotta, comunque. Il sindacato non da soluzioni, ci è stato detto. Ebbene noi da tempo proviamo a darne, offrendo proposte concrete e sfidiamo chiunque al confronto. Voglio chiarire una cosa. C ‘è la responsabilità di chi governa a dare le soluzioni. Ci reggiamo sul precariato ed abbiamo una disoccupazione mostruosa. Chi governa deve dare soluzioni.Invito i consiglieri regionali echi governa a prestare più attenzione alla piattaforma che presentammo un anno fa e che è stata sempre snobbata. In quella piattaforma parliamo di vertenza mezzogiorno, ieri il consiglio ha parlato di questo, noi lo abbiamo fatto un anno fa”.
A seguire Notaro della Cisl :” dovevamo esser coinvolti, avremmo partecipato attivamente e magari anche offerto nuove proposte. Invece ci vengono riproposte idee ormai vecchie e non più percorribili. Oltre alla questione meridionale sollevata dal consiglio, qui abbiamo un problema di risorse e di gestione amministrativa. A livello nazionale, poi, notiamo uno scollegamento tra istituzioni che di fatto non generano soluzioni. Ormai da mesi proviamo a sottoporre soluzioni definitive a problemi risolvibili, invece la regione tampona, in Gam come in formazione professionale. Siglammo documenti in regione con cui chiedevamo sostegno e ammortizzatori, che garantissero progetti che arrivassero a soluzioni definitive. Qualcuno ci dice che stiamo provando a delegittimare la politica. Noi non entriamo nel merito nel favorire o denigrare questo o quello, noi volgiamo solo la verità e la cosa fa male. Non possiamo ancora aspettare accordi di programma su vertenze ormai aperte e snocciolate nella nostra vertenza sul lavoro. Stiamo facendo figuracce anche a livello interregionale dove l’ Abruzzo delibera su accordi di prossimità in sanità e trasporti, qui invece neppure viene dato ascolto alle proposte le vertenze minori. Noi abbiamo un interesse solo: cittadini lavoratori, pensionati”.
Conclude l’incontro Boccardo della Uil: “Il sindacato e in rottura con questa classe dirigente siamo delusi e dire poco dopo i risultati di ieri, com fiumi di parole dei vari politic ma c’è ne fosse stato uno con una soluzione tecnica ad una sola vertenza. Si parla di delegittimazione. Ma di cosa. Noi siamo prima elettori e chiediamo il rispetto degli impegni elettorali di Frattura. Noi pretendiamo il rispetto del mandato elettorale sul quale egli dovrà rispondere a disoccupati e giovani che non vedono garantiti i loro diritti. Non riesce a farsi rispettare a livello nazionale, come ad esempio sulla sanità al contrario della Basilicata. Volgiamo parlare del patto di Lupacchioli? Sul bilancio immediatamente successivo non c’era traccia di nulla delle promesse. Stiamo ancora a pensare e dare opinioni. Quando questa politica si siede per programmare un piano di politiche attive? A noi interessa andare avanti e le soluzioni ci sono. Non dobbiamo tagliare, come dicono loro, dobbiamo riorganizzare. Ancora non si rivedono i costi della macchina amministrativa, le centrali dei costi che ogni sperperano risorse pubbliche. Noi proviamo solo a dare proposte ma non è tornato nulla indietro in termini di lavoro. La politica trova soluzioni solo per mandare a casa i lavoratori. Intanto paghiamo una classe dirigente che ci sta lasciano morire dal punto di vista economico e sociale, nessun investimento pubblico e privato, nonostante la presenza di alcune risorse. Il nostro sistema è drogato da finanziamenti pubblici che hanno creato e sostenuto solo precariato  e questa prassi che va avanti da anni non la accettiamo più. ” (M.A.)

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