ARPC, licenziare 218 professionisti e salvare gli amici. Iorio: questo è l’intento del governo regionale

Michele-Iorio-Il problema dei precari della Protezione Civile del Molise semplicemente non esisterebbe se si applicassero le disposizioni normative vigenti. La pervicace volontà di creare confusione dell’attuale governo regionale e il malcelato obiettivo di scegliere fior da fiore, secondo una logica assai discriminatoria, sono alla base di questa triste vicenda. Gli amministratori regionali non hanno mai gradito l’Agenzia di Protezione Civile come riforma legislativa: tant’è, da sempre, hanno annunciato di volerla riformare nuovamente, prospettando imminenti rivoluzioni mai avvenute. Abbiamo assistito, invece, solo e soltanto al balletto delle nomine (tre direttori dell’Agenzia in soli sette mesi), alla paralisi dell’attività di ricostruzione cui sta seguendo una seconda paralisi dovuta al licenziamento dei 218 professionisti che ostacolerà ancor di più le procedure legate al post sisma.

La legge istitutiva della Protezione Civile del Molise prevede la copertura finanziaria per tre anni e per quel numero di persone: tutto il resto rientra letteralmente nel solito chiacchiericcio da bar cui gli attuali governanti ci hanno abituato, nascondendosi nel falso problema della rendicontazione. Laddove c’è copertura finanziaria – come garantita dalla legge regionale istitutiva – prescindendo dalla disponibilità di cassa – i contratti di lavoro per il personale impiegato possono essere tranquillamente rinnovati, anche se si dovesse seguire la logica del 3% come tetto di spesa. Occorre essere impegnati in azioni di governo, tese a trovare soluzioni ai problemi della collettività. Gli attuali amministratori regionali – somiglianti sempre più ad azzeccagarbugli improvvisati – si limitano a prese d’atto di questioni burocratiche dietro le quali si cela una irresponsabile volontà politica: licenziare 218 professionisti e salvare gli amici.
 
Michele Iorio

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