Area di Crisi industriale Complessa del Molise: odg per sollecitare il Governo ad appostare i fondi relativi necessari

Si è tenuta il 27 luglio sotto la presidenza del Presidente Vincenzo Cotugno, una seduta del Consiglio Regionale dedicata in massima parte all’Area di Crisi industriale Complessa del Molise. Prima dell’inizio dei lavori il Presidente Cotugno ha voluto ricordare le vittime, alcune delle quali italiane, degli avvenimenti terroristici e degli incidenti delle ultime settimane. In particolare il Presidente, oltre a ricordare l’incidente ferroviario in Puglia con passeggeri morti e feriti, ha richiamato l’attenzione dell’Aula alle vittime delle stragi di Dacca, Nizza, Monaco e Rouen. Lo stesso Presidente ha poi chiesto all’Assise un minuto di silenzio in ricordo dello scomparso Raffaele Vitiello, ex Consigliere Regionale.
Si è quindi ripreso il dibattito iniziato lo scorso 12 luglio sull’Ordine del Giorno presentato dal Consigliere Petraroia avente ad oggetto “Situazione di Crisi industriale Complessa”. L’Ordine del Giorno era già stato illustrato dallo stesso presentatore, che aveva evidenziato l’opportunità di accelerare l’individuazione della platea nominativa dei lavoratori beneficiari degli strumenti di politiche attive del lavoro nell’area di crisi. La mancanza –si rilevava nell’OdG di Petraroia- di trasmissione di tale atto amministrativo al Ministero dello Sviluppo, rischia di viziare l’intera procedura, sbilanciandola esclusivamente in favore delle imprese, lasciando quindi privi di risposta i lavoratori coinvolti, così come accaduto in altri casi nel passato. Nella seduta hanno preso la parola per esprimere, con diverse motivazioni, il loro assenso i Consiglieri Iorio, Federico, Monaco e Di Pietro. Per la Giunta è intervenuto l’Assessore all’Industria Carlo Veneziale che ha evidenziato l’attività svolta dall’Esecutivo regionale nell’individuazione del bacino dei lavoratori
interessati, che ammontano a circa 4300, e nell’avvio delle procedure di profilazione da parte dei Centri per l’Impiego dei diversi soggetti. Veneziale ha anche informato l’Assise che è stato chiesto all’Inps di svolgere un ulteriore verifica e censimento per capire le variazioni del numero dei lavoratori interessati che, vista la fluidità del settore, possono essere intervenuti rispetto alla verifica già in precedenza effettuata. L’Assessore ha anche dato notizia di aver rivolto al Ministro del Lavoro Poletti richiesta di implementazione dei fondi necessari. Ministro che avrebbe dato
disponibilità in tal senso. L’Aula ha quindi votato all’unanimità l’Ordine del Giorno che nello specifico impegna il Presidente della Giunta e l’intero Esecutivo “a completare le procedure avviate con la delibera di G.R. n. 656
del 30.11.2015, al fine di individuare ufficialmente i nominativi dei lavoratori aventi diritto ad accedere agli strumenti di ricollocazione, auto-impiego o incentivo all’esodo, premurandosi di sollecitare il Governo ad appostare i fondi relativi necessari”.
Si è passati quindi alla Mozione proposta dai Consiglieri Fusco Perrella, Iorio, Cavaliere e Sabusco, avente ad oggetto egualmente la “situazione di Crisi industriale Complessa”. La Mozione, illustrata all’Aula dal Consigliere Iorio, chiede al Governo regionale di rendicontare all’Assemblea legislativa regionale sull’Area di Crisi Complessa, sui fondi realmente disponibili, su quanti di questi verranno dal Governo nazionale e quanti dovranno essere impegnati dalla Regione, sui tempi di utilizzo delle stesse risorse e su come in particolare queste ultime saranno impiegate in
quali progettualità. Sono intervenuti nel dibattito i Consiglieri Fusco, Scarabeo e Federico. Il completamento della discussione e il voto sulla Mozione sono stati rinviati alla prossima seduta del 2 agosto per consentire, al Presidente della Giunta Paolo Di Laura Frattura -che l’ha richiesto all’Assise-, di essere presente e intervenire personalmente nel merito del tema fornendo ai Consiglieri opportune spiegazioni, precisazioni e informazioni. Lo stesso presidente Frattura, infatti, si sarebbe dovuto assentare dall’Aula per partecipare ad un altro impegno istituzionale non rinviabile.

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