Anche nel Molise il sazio non crede a chi è digiuno

Mentre nei palazzi del potere tiene banco l’incremento remunerativo di chi detiene le redini di questa malandata realtà, c’è qualcuno che ha deciso, finalmente, di fare i conti e di conseguenza tirare le somme sulla situazione economico-remunerativa degli Italiani. Una questione che indica come la quota di abitanti dello stivale, molisani compresi che non possono più “scialare” è raddoppiata vertiginosamente. Il dato alquanto preoccupante è emerso da un’elaborazione dei dati Istat riguardanti il “Reddito e condizioni di vita”. Studio che mette in risalto che sono moltissimi gli italiani che “vanno ben oltre il rischio di povertà e non hanno denaro a sufficienza neanche per alimentarsi adeguatamente”. La categoria più a rischio sono i pensionati con un record che porta un segno meno specialmente tra le persone sole con più di 65 anni ossia 21%, più di 1 su 5.

Numeri e percentuali che mettono in risalto come più di una famiglia su tre dichiara di aver diminuito la quantità ma soprattutto la qualità dei prodotti specialmente quelli alimentari acquistati rispetto all’anno precedente, senza contare gli indigenti che ricevono i pacchi alimentari o pasti gratuiti attraverso i canali no profit che distribuisce le eccedenze alimentari. Le quali hanno raggiunto 3,7 milioni, vale a dire il massimo. Per le associazioni di categoria che misurano quasi “la febbre” al fenomeno “necessita spezzare definitivamente questa spirale negativa tramite l’aumento del reddito disponibile soprattutto nelle fasce più deboli della popolazione sostenendo la ripresa dei consumi”. Ecco perché è da condannare chi pensa solo ed esclusivamente alla “scarsella” senza se e senza ma.

Ecco perché è bene guardarsi attorno perché non è assolutamente concepibile che s’incrementi spudoratamente il conto che a quanto pare supera abbondantemente i sei zeri. Ecco perché è il caso di dare un segnale forte in favore di chi non può permettersi neanche un piatto di minestra; ma si sa come recita il proverbio che, in questo caso è quanto mai calzante “il sazio non crede a chi è a digiuno”. Condizione causata dallo svuotamento delle tasche e quello che un tempo si poteva acquistare con molta spensieratezza è solo un sogno che, vista la situazione di contingenza e di ristrettezze, se le cose non cambieranno in fretta, chissà per quanto tempo ancora rimarrà tale.

Massimo Dalla Torre

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