Agricoltura sociale. Petraroia: Il Molise ha scelto di orientare il 70% dei fondi strutturali europei sull’agricoltura

I concomitanti impegni istituzionali al Ministero del Lavoro e in sede di Conferenza Stato Regioni mi precludono la partecipazione ad un seminario di straordinario rilievo scientifico in cui sono previsti interventi di spessore internazionale su una tematica strategica per il Molise. Il nostro territorio, caratterizzato da uno dei più bassi tassi demografici nazionali per chilometro quadrato, con un terzo delle superfici coperte da bosco e con i  rimanenti due terzi segnati dal 40% di terreni incolti. ha una storica vocazione agro-alimentare. Il progressivo invecchiamento della popolazione tocca anche l’impresa agricola dove solo il 35% degli addetti ha meno di 50 anni. L’abbandono delle aree collinari, interne e svantaggiate, accentua i fenomeni di dissesto idrogeologico e non aiuta a valorizzare la principale risorsa economica regionale costituita dalle potenzialità delle attività agricole e zootecniche.
In altre aree europee e nazionali si interviene con politiche molto incisive a sostegno della montagna, di piccoli borghi e delle zone meno popolate, investendo in formazione di competenze specialistiche settoriali che esaltano le peculiarità di sviluppo di quelle realtà. Il Molise ha scelto con il POR 2014-2020 di orientare il 70% dei fondi strutturali europei sull’agricoltura per offrire un’opportunità competitiva alle tante aziende del settore assillate da concorrenza sleale e da limiti di estensione e di innovazione di processo e di prodotto. Contestualmente come mira a sottolineare la riflessione del vostro seminario si tratta di delineare e sostenere scelte strategiche di sviluppo incardinate sulla multifunzionalità dell’azienda agricola valorizzandone i tratti riferiti alla manutenzione del territorio in termini ambientali e alla salvaguardia sociale di intere comunità locali, di storia, tradizioni, culture millenarie, saperi e sapori, mestieri, eventi e costumi che rappresentano l’essenza dell’identità del Molise. “Agricoltura Sociale” deve indurci ad andare oltre la dimensione produttiva e competitiva dell’impresa agricola e spingerci a riflettere insieme sui servizi di trasporto pubblico, sulle scuole, sulla tutela della salute e sulle opportunità di lavoro di quelle realtà.
Ci sono tanti esempi esaltanti in Molise di integrazione di reddito tra agricoltura e turismo, commercio, artigianato e ambiente. Esempi di fattorie didattiche e di imprese agricole in cui si svolgono attività di carattere terapeutico o socio-sanitario, su un modello di sviluppo integrato di questa natura l’apporto prezioso offerto dall’Università del Molise agevolerà sul piano delle competenze e in termini tecnico-scientifici le nostre comunità a coniugare le proprie prospettive di crescita con la salvaguardia delle vocazioni territoriali e la tutela delle peculiarità e delle potenzialità del Molise.

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