A Campobasso Natale a luci spente. Ramundo lascia.

stefano ramundoQuesto che arriva è l’ultimo Natale dell’amministrazione comunale in carica.
Dalle voci di corridoio iniziali, poi ufficializzate dall’Assessore Toma, sembrava esserci la possibilità di festività natalizie colorate da qualche lucina e soprattutto con qualche evento in programma.
40.000 euro, infatti, trovati dall’Assessore al bilancio, in fase di variazione, erano stati trovati e destinati a tali attività. Sembrava un miracolo. Dopo estati senza nessuna attività ed inverni uguale, sembrava che il ciclo di Nordhaus funzionasse anche a Campobasso.

Come la solito, però la nota brillante programmazione ha stanziato questi fondi ad inizio dicembre, rendendo praticamente vano l’intervento, o quasi.
Infatti, qualora si voleva ingaggiare qualche artista, non sarebbe stato impossibile firmare il contratto, al quale si allega anche un anticipo in contanti a garanzia.
Quindi, soldi stanziati a inizio mese per essere spesi dopo 20 giorni. Da un Comune. Utopia.
Risultato, il Consigliere delegato alle attività culturali rinuncia alla delega e con ogni probabilità va tutto a monte.
Stefano Ramundo, il consigliere in causa, preferisce in questo momento non entrare nel merito della questione e della sua decisione ma è apparso visibilmente rammaricato dalla sua disposizione, maturata sicuramente sulla scorta di motivi oggettivi.
Questa testata è stata sempre attenta ed anche pungolante verso sue alcune scelte, ma mai sulla mole di lavoro portata avanti da Ramundo, uno dei pochi giovani attivi di questa amministrazione.
Se anche lui, estremamente vicino al Sindaco, si è dimesso, vuol dire proprio che ci stava poco da fare e che un po’ tutti i settori ormai sono allo sbando. Non lo dice il cronista ma i fatti. Basti vedere che ogni commissione, ormai, vede le dimissioni del proprio presidente che viene poi sostituto da membri dell’opposizione.
Comunque, premesso ciò, il capoluogo di Regione si trova per il quinto Natale senza neanche un misero eventuccio di terz’ordine.
L’unica musica sarà quella di qualche zampognaro e gli unici eventi quelli organizzati dai privati, a loro rischio ed a cui anche quest’anno va il merito di organizzare qualcosa.
Della serie se un giovane campobassano intende passare la notte di capodanno in piazza, per scelta, anche economica, il suo Comune, ancora una volta non glie lo permette.
E stavolta i soldi distavano pure!!! Una beffa, una sorta di finale calcio nel didietro alla città.

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