Pietro Maio: sul Lavoro Serve Unità. I consiglieri regionali di centrodestra chiedano scusa al Molise

I consiglieri regionali di centrodestra anziché attivarsi con i propri parlamentari e con i loro Ministri del Governo Renzi per unirsi alle richieste di CGIL – CISL – UIL e della Giunta Regionale sull’Accordo di Programma connesso con il riconoscimento dell’Area di Crisi Venafro – Isernia – Bojano, per ottenere 200 milioni di euro da investire sul territorio per aiutare le nostre aziende e attrarre nuovi investimenti, hanno spaccato il fronte sollecitando una seduta monotematica del Consiglio Regionale in cui faranno propaganda contro la Giunta per chiedere le dimissioni dell’Assessore al Lavoro al quale attribuiscono il fallimento di dodici anni di gestione regionale del centrodestra in cui il Molise ha perso 11 mila posti di lavoro nonostante per quel peridio siano stati spesi 4 miliardi di euro.
Non solo non chiedono scusa al Molise per i danni che hanno prodotto con un malgoverno che è causa della disoccupazione di oggi e dei fallimenti della GAM e di altre aziende, ma aiutati da parte degli organi di informazione che mistificano la realtà, attribuiscono ad altri le loro responsabilità. È grazie a questi comportamenti irresponsabili che il Molise è sprofondato, perché non si riesce a distinguere il tempo della propaganda con il tempo della responsabilità e dell’unità sulle scelte. I Ministri del nuovo centrodestra che dicono sul Patto per il Lavoro in favore del Molise? I Parlamentari che dicono sull’Area di Crisi e sugli impegni finanziari che dovrebbe prendere il Governo Renzi come ha fatto a Piombino?
Questo è il tema e non alzare fumo ricordando che in Molise ci sono migliaia di disoccupati. I cittadini già sanno che la situazione è drammatica, ma da chi amministra si aspettano soluzioni e non spot pubblicitari sollevati ad arte per dividere il Molise ed indebolire la richiesta della Giunta Regionale al Governo sul Patto per il Lavoro per poter dire che loro sono bravi e gli attuali amministratori sono inadeguati.

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