Ortis: Incertezza e preoccupazione per il futuro lavorativo degli operai Stellantis di Termoli

Incertezza sul piano industriale e preoccupazione per il futuro lavorativo degli operai
Stellantis di Termoli. Su queste basi il senatore Fabrizio Ortis ha presentato
un’interrogazione ai ministri dello Sviluppo e del Lavoro, Giorgetti e Orlando, per
avere chiarezza sulle iniziative del Governo volte a salvaguardare i livelli
occupazionali.


Ortis ricorda come, fino a luglio scorso, due sole siano state le certezze per Termoli: il
ripetuto ricorso alla cassa integrazione, soprattutto per i cambi ma anche per i motori;
e il perenne rinvio dell’avvio della lavorazione al motore ibrido, prevista inizialmente
per il secondo semestre del 2020.


A destare maggiore preoccupazione nel senatore, tuttavia, è la mancanza di un piano
industriale che possafar finalmente luce sulle volontà della dirigenza per quel che
concerne gli aspetti produttivi e occupazionali nel medio e lungo periodo. Il rischio,
anche stando alle testimonianze di parte dei sindacati di categoria, è che i livelli
occupazionali scendano dagli attuali 2.400 a meno di 1.000 posti di lavoro, tramite
pensionamenti anticipati per mezzo di ‘Quota 100’, scivoli pensionistici e incentivi al
licenziamento. Neppure possono essere ignorate le decisioni prese a giugno per lo
stabilimento di Melfi, dove una linea produttiva è stata chiusa, con rimodulazione dei
turni di lavoro e, di conseguenza, del personale, prospettando così un
ridimensionamento totale.


“Quando i vertici di Stellantis hanno annunciato che a Termoli sarà realizzata
gigafactory di batterie per le auto elettriche – ha commentato Ortis – hanno tuttavia
rinviato la divulgazione e la comunicazione dei dettagli del piano industriale, che
sarebbero avvenute, secondo fonti di stampa, con un approccio graduale e al
momento opportuno. Da allora nulla è dato sapere”.


Il 31 agosto il sindacato Uilm ha inviato una richiesta ai ministri Giorgetti e Orlando
per riconvocare al più presto presso il Ministero dello Sviluppo economico il tavolo con
Stellantis, avente ad oggetto il futuro piano industriale e più in generale le prospettive
produttive e occupazionali in Italia. “Dall’ultimo incontro di giugno – ha infatti
ricordato Ortis – sono intervenute numerose novità che devono essere
necessariamente affrontate e approfondite con l’azienda e con il Governo per trovare
le migliori soluzioni atte a garantire il futuro di tutti i lavoratori”.


Questo quadro nebuloso ha dunque spinto Ortis a interrogare Giorgetti e Orlando,
visto anche quanto sta succedendo nel vicino stabilimento Stellantis dell’area
adriatica, quello teatino della Sevel, laddove il segretario generale della Fim Cisl,
Ferdinando Uliano, ha annunciato un imminente sciopero per scongiurare la perdita di
705 posti di lavoro.


“Voglio sapere – ha evidenziato Ortis – quali iniziative i ministri i intendano mettere in
atto per salvaguardare i livelli occupazionali degli stabilimenti Stellantis di Termoli e di
Chieti; se i ministri medesimi intendano agire per mitigare le ripercussioni sull’indotto
e , infine, se sia intenzione del Governo convocare un tavolo con la dirigenza e le

rappresentanze sindacali – ha concluso il senatore – al fine di far luce sui piani
industriali degli stabilimenti molisano di Termoli e abruzzese di Chieti”.

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